L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte si compiace della decisione del Tar che ha respinto la richiesta del Governo di una sospensiva d’urgenza dell’Ordinanza che obbliga gli istituti del territorio a verificare che le famiglie misurino effettivamente ai figli la febbre a casa al mattino, come previsto dalla legge nazionale, ed in caso negativo sia la scuola a misurare la temperatura. L’assessore conferma che la misura è efficace e la prova provata del funzionamento si è proprio avuta in questi giorni, nei quali 4 bimbi positivi sono stati isolati attraverso la misurazione della temperatura a scuola. In questo modo, si è evitato l’insorgere di 4 focolai con tutte le conseguenze che ciò avrebbe comportato. Un ringraziamento alle scuole piemontesi che hanno dimostrato grande disponibilità e responsabilità e si sono adeguate alle indicazioni senza creare alcun problema, ai sindaci del territorio che hanno supportato le scuole contribuendo all’acquisto dei termometri e dei termoscanner, agli allievi e allo loro famiglie. L’assessorato alla Sanità ha stanziato la somma di 500.000 euro da destinare all’acquisto dei termoscanner. Spiace che, a fronte della responsabilità dimostrata dalla scuola e dai sindaci, non si possa dire la stessa cosa di chi si è opposto ad una misura così palesemente corretta ed efficace.