Tortona (Maria Ferrari) – Non c’è niente da fare, Tortona è sempre di più una cittadina straordinaria dove, di solito, si fa esattamente il contrario di quello che si dovrebbe fare. A capire quello che succede nel grazioso Comune lombardo-piemontese ci vuole un genio che ci dovrebbe spiegare come mai, in piena epidemia, domenica 23 febbraio scorso si è svolto un affollato carnevale per le vie del centro durante il quale è stata contagiata un sacco di gente per cui, dopo una settimana, Tortona era il focolaio Covid19 di tutta la provincia di Alessandria. Invece ora, a pandemia praticamente finita, è stata revocata la processione della Madonna della Guardia, una bella processione scacciavirus e scacciaguai che, inspiegabilmente Curia e Comune hanno deciso di non fare. Così anche niente festa dell’Apparizione di sabato 29 agosto, niente fuochi d’artificio, niente bancarelle. Le messe in santuario saranno celebrate solo alle 6:30 e alle 7:30, mentre quella delle 8:30 e il pontificale delle 10:30 presieduto dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova, si terranno nel cortile del Centro Mater Dei, proprio dove è scoppiato uno dei più virulenti focolai di Coronavirus di tutta la città. Questo sì che potevano farlo da un’altra parte.
La statua della Madonna della Guardia, accompagnata da un piccolo gruppo, partirà dal santuario e raggiungerà i fedeli nel cortile per un momento di preghiera. Alle nove di sera, sempre in cortile, la messa con don Maurizio Ceriani, vicario episcopale per i diaconi e i religiosi e, alle 22:30, l’ultima messa celebrata in santuario dal rettore don Renzo Vanoi. Santuario che resterà aperto tutto il giorno per chi vorrà accostarsi ai piedi della Madonna e all’urna di San Luigi Orione.