Patti (ME) – Il corpo di Viviana Parisi è stato ripreso dai droni dei Vigili del Fuoco già all’indomani della scomparsa nella posizione in cui sarebbe stato trovato 4 giorni dopo. Lo dice una nota del procuratore Angelo Cavallo, specificando che il corpicino di Gioele non era visibile nello stesso luogo. Sulle ricerche Cavallo precisa: “Non erano in capo a questa Procura ma ad altri organi competenti”.
Il corpo era visibile dall’alto
Già alle 10 e 15 del 4 agosto, all’indomani della scomparsa, il corpo di Viviana era visibile dall’alto ai piedi del traliccio nella posizione identica a quella in cui quattro giorni dopo è stato ritrovato. È quanto concluso dal consulente nominato dalla procura dopo l’esame dei fotogrammi ripresi dai droni dei Vigili del fuoco nei giorni delle ricerche (oltre 16.000). Lo rende noto in un comunicato il Procuratore di Patti, Angelo Cavallo, a capo dell’indagine sulla morte di Viviana Parisi e del figlioletto Gioele, i cui resti non sarebbero stati identificati dal drone nello stesso luogo. “A un primo studio dei fotogrammi – precisa – non si evidenzia la presenza del corpo del piccolo Gioele vicino a quello della madre.” Nella stessa nota Cavallo ci tiene a fare chiarezza sulle ipotesi investigative. “Contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa nei giorni scorsi – aggiunge in riferimento all’indiscrezione sull’ipotesi dell’omicidio – suicidio – non è mai stata data alcuna indicazione su ipotesi da escludere o privilegiare”.
L’esposto dei legali: “Chiarimenti su omissioni”
La nota sembra rispondere ai quesiti posta dalle famiglie Mondello e Parisi che in questi giorni si sono interrogati sull’efficienza delle operazioni di ricerca. “Le ricerche delle vittime – spiega Cavallo – sono state coordinate dagli organi competenti, diversi da questa Procura, e sono rimaste ben distinte dalle attività investigative giudiziarie finalizzate alla ricostruzione dell’intera vicenda”. Di poche ore fa, infatti, è la notizia che il team legale di Daniele Mondello, marito e padre delle vittime, ha chiesto “chiarimenti dal momento in cui Viviana ha avuto l’incidente stradale il 3 agosto fino a quando, cinque giorni dopo, è stato trovato il suo corpo e poi i resti, probabili del figlio, il 19 agosto”. I legali Pietro Venuti e Claudio Mondello hanno manifestato l’esigenza di “capire se da parte di chi ha assistito all’incidente ci sono stati omissioni. Magari – dicono – qualcuno poteva aiutare Viviana e non l’ha fatto “.
Domani l’autopsia sui resti di Gioele
Per martedì è stata fissata l’autopsia sui resti di Gioele. “Domani – scrive ancora Cavallo – verrà conferito incarico per esame autoptico, accertamenti genetici e morfologici di vario tipo a un pool di esperti, ognuno dotato di specifica professionalità. Saranno nominati, in particolare, Daniela Sapienza, professore associato di Medicina Legale presso l’università di Messina, medico legale; Elvira Ventura Spagnolo, medico legale; Stefano Vanin, professore associato di zoologia presso l’università di Genova, entomologo; Rosario Fico, responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria, in servizio presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana “Aleandri”, zoologo, esperto in materia di segni e tracce animali impresse sui corpi; Rita Lorenzini, in servizio presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana “Aleandri” Laboratorio di Diagnostica Molecolare Forense, zoologa e genetista esperta in materia di fauna selvatica e non; Roberta Somma, presso l’università di Messina, geologa forense, esperta nell’analisi di terreni e resti umani in essi conservati”.