Novi Ligure (Franco Traverso) – È stato grazie all’insistente richiesta di documenti contabili da parte del viceprefetto aggiunto Maria Clara Callegari, nominata nel gennaio scorso commissario prefettizio per la provvisoria gestione del Comune di Gavi, che è socio del Cit Spa, il Consorzio Intercomunale Trasporti che conta in tutto 17 Comuni soci (Novi Ligure, Serravalle Scrivia, Arquata Scrivia, Gavi, Stazzano, Borghetto di Borbera, Grondona, Carrosio, Voltaggio, Fraconalto, San Cristoforo, Parodi Ligure, Bosio, Mornese, Tassarolo, Pasturana e Francavilla Bisio, di cui quello di Novi è socio di riferimento), che è venuto alla luce un colossale pasticcio combinato dal Comune di Novi Ligure a gestione Pd che, da almeno cinque anni, non conferirebbe al Cit le somme stabilite che non sarebbero nemmeno mai state contabilizzate correttamente a bilancio.
Diretta conseguenza della netta presa di posizione della commissaria gaviese, è una richiesta di chiarimenti da parte della Corte dei Conti alla quale qualcuno cercherà di rispondere. La situazione è molto critica e pericolosa per i politici della sinistra che hanno retto il Comune di Novi negli anni di riferimento ai bilanci sotto esame del Consorzio. Talmente critica che, secondo i bene informati, il Comune di Novi deve al consorzio trasporti una cifra di qualche centinaia di migliaia di euro.
Domattina, 25 agosto, nella sede del Cit a Novi Ligure, si terrà un’assemblea straordinaria che è facile prevedere sarà al calor bianco, col Comune di Gavi, sulle barricate, che ha promesso battaglia contro il Comune di Novi. Infatti il disagio è tutto dei Comuni minori che, al di là del dissesto finanziario targato Partito Democratico novese che avrebbe fatto sparire cifre colossali, per compensare, dovrebbero stanziare ancora più soldi per salvare il salvabile.
A gennaio Novi aveva versato solo la metà della sua quota di 165.000 euro, cifra riferita al ripiano dei debiti del 2018, per consentire alla società di pagare la rata del mutuo per il Movicentro (33.000 euro) e la tredicesima mensilità (53.000 euro) ai dipendenti. Purtroppo la posizione del Comune di Novi si aggrava proprio perché il falso in bilancio è un reato penale gravissimo e se dovesse essere accertato scatterebbe l’apertura d’ufficio delle indagini dal parte della Procura della Repubblica di Alessandria. Risulta infatti che i dirigenti del Comune di Novi Ligure abbiano messo a bilancio, solo per gli anni 2018 e 2019, a carico del loro Comune, un ripiano della perdita per circa 165.000 euro invece di quella concordata reale che era di 221.387,24 euro, sulla base degli accordi presi a suo tempo, per consentire il risanamento del Consorzio approvato il 30 ottobre 2018.
Insomma, per farla breve, mancano dei soldi e qualcuno li dovrà pur restituire.
Intanto per il Cit si parla già apertamente di fallimento.
Aggiornamento:
L’assemblea è slittata alle 17:00 e si svolgerà in Municipio.