Torino – Tragedia sfiorata, mercoledì sera, a Torino, in via via San Francesco Da Paola angolo via Des Ambrois, dove una Citroen C3 ha praticamente distrutto il dehor di un ristorante etnico, Riso Zafferano.
Un’area, quella, che dalla fine di luglio è diventata pedonale. Il conducente della Citroen è risultato negativo all’alcol test, ma la distrazione gli è costata una multa salata all’intervento della polizia municipale. I danni non si limitano ai resti del dehors: una donna, poi medicata al Gradenigo, è stata colpita da un monopattino parcheggiato nelle vicinanze.
Racconta Soroush Tabatabaei, figlio del titolare: “Proprio accanto a dove l’auto si è schiantata, poco prima era seduta una coppia. Ringraziamo il cielo che il dehors fosse vuoto in quel momento. Non è la prima volta che capita una cosa del genere: tre mesi fa un altro ragazzo aveva sgommato girando l’angolo e aveva perso il controllo della macchina. Avevo sistemato il dehors due settimane fa, ora è tutto distrutto. Parleremo con assicurazione e avvocati, ma intanto senza quello non possiamo lavorare. La stagione estiva finirà: siamo già in difficoltà col coronavirus, questo non ci voleva”.
“Eravamo in gruppo, ci godevamo la cucina del ristorante seduti proprio di fianco a dove l’auto ha impattato nel dehors. Non ho visto la scena, ma sentendo una forte accelerazione con relativa sgommata ho reagito. C’è stato il panico generale, fortunatamente nessuno si è fatto male sul serio, ma sono dovuto andare in ospedale. Oltre ad avere il telefono rotto. Di fianco avevo una famiglia con un bimbo: per fortuna non ha preso loro, sarebbe stata una tragedia” racconta un cliente mentre un altro, parlando della pedonalizzazione della via, dice: “Gli stessi residenti sono scontenti: hanno tolto 70 parcheggi senza che siano arrivati benefici. Questa non è via Lagrange: non c’è attrattiva, chi passa su via Po non gira di qui anche perché le macchine parcheggiate ci sono lo stesso tutti i giorni”.
A testimoniarlo le multe sui cruscotti, con una macchina che ne ha collezionate cinque: “La via non è ben segnalata. Stiamo attendendo, ad esempio, la cartellonistica con gli orari di carico e scarico: la mia attività senza morirebbe e alcuni vigili hanno provato a fare la multa agli autisti, nonostante le autorizzazioni. L’ordinanza temporanea, intanto, non è nemmeno consultabile. E temo che da settembre sarà un bagno di sangue per chi, come me, ha un’attività qui”.