Tortona (AL) Maria Ferrari – Sulla vicenda che riguarda la nomina del nuovo segretario del Cisa (Consorzio Intercomunale Servizi Assistenziali) non si capisce come mai si voglia interrompere la consuetudine – a tutti i costi e senza un motivo plausibile – se non pensando male. La prassi è che il segretario del consorzio sia anche il segretario generale del Comune di Tortona, ma ora tira aria di novità per cui qualcuno vorrebbe passare al vaglio dell’assemblea nonostante che Tortona, col suo 45% delle quote, detti da sempre la linea nel Consorzio stesso. Nonostante che il presidente del Cda sia stato appena eletto coi voti di Pd e gruppi affini, pare che per eleggere il segretario si voglia mettere in discussione la stessa maggioranza del Pd (Tortona più altri comuni minori dell’assemblea) al fine di confermare Alessandro Parodi, il precedente segretario voluto dal Pdl e dall’ex sindaco di destra Massimo Berutti. Due pesi e due misure. In effetti il presidente del Cda è, come il segretario, da sempre eletto tra i tortonesi, e oggi è il dottor Sandro Basilio (Moderati – nella foto il primo a destra a fianco del presidente dell’assemblea e sindaco di Sale Andrea Pistone) direttore commerciale di una cooperativa di servizi con sede all’interporto di Rivalta Scrivia. Se tanto mi da tanto, e per analogia estensiva, la stessa cosa si dovrebbe fare per l’elezione del segretario dello stesso ente, perché la maggioranza è la stessa. Ma questa non sembra essere una verità incontrovertibile in quanto – e non è la prima volta – qui da noi il Pd si sta spaccando e rischia di confermare al Cisa di Tortona un segretario di destra. Questa operazione è ovviamente possibile solo a condizione che vi siano pesanti condizionamenti che vanno al di là dell’aspetto meramente politico, mentre resta da capire chi sia il burattinaio – o i burattinai – che tenta di convincere una parte di comuni minori a confermare il segretario uscente Alessandro Parodi, già segretario del Comune di Tortona (e di almeno altri sei comuni) fino alle elezioni del 2014, vinte dal centrosinistra, poi sostituito dalla dottoressa Simona Ronchi, attuale segretario comunale di Tortona che dovrebbe, secondo prassi, prendere il suo posto anche al consorzio. Nella prima seduta del Cda, il presidente Basiglio ha presentato un documento con cui si propone all’assemblea dei sindaci la nomina proprio della Ronchi, il che costituisce un fatto del tutto normale, nel rispetto della consuetudine. Ma a questo punto c’è il colpo di scena in quanto pare che alcuni sindaci del centrosinistra, membri dell’assemblea, siano favorevoli alla conferma di Parodi. C’è da chiedersi come mai il sindaco Gianluca Bardone del Pd lasci fare, nonostante che Tortona di fatto possa scegliersi da sola il segretario che, date le circostanze, dovrebbe essere alternativo al precedente. A domanda, Bardone ha risposto: “Ho delegato la questione al vice sindaco Gianluca Silvestri”, e Silvestri, uomo di destra diventato miracolosamente di sinistra, attuale vicesindaco nonché assessore ai servizi sociali del Comune di Tortona sentenzia: “Tocca all’assemblea decidere” e tutto lascia pensare che i giochi siano fatti. Si dice che esista una cordata guidata proprio da lui e dall’ex vicesindaco ed ex presidente del Cisa Pierpaolo Cortesi, attualmente segretario cittadino del Nuovo Centro Destra, i quali, probabilmente d’accordo con la direttrice del Cisa Luciana Negri (95.000 euro lordi annui di stipendio), avendo avuto mano libera da Bardone, stiano lavorando per avere l’appoggio di qualche Comune minore, certamente amministrato dal centro destra, con l’aggiunta di qualche altro Comune amministrato dal centro sinistra o da liste civiche vicine al Pd, per fare in modo che il voto dell’assemblea confermi l’incarico a Parodi. Questo perché, sempre stando alle solite indiscrezioni, la nomina di un nuovo segretario, ignaro della situazione, potrebbe portare alla scoperta di fantomatici scheletri negli armadi come l’inutile acquisto di dieci Fiat Panda in dotazione agli assistenti domiciliari, il presunto finanziamento di 700.000 euro da parte della Regione Piemonte, lo stipendio esagerato della direttrice. E non deve sorprendere la presunta alleanza tra Cortesi e Silvestri in quanto i due, apparentemente su fronti opposti, in realtà sono più vicini di quanto si creda perché non molto tempo fa erano assessori nella Giunta – Marguati.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.