Cuneo – La provincia Granda, quella di Cuneo per intenderci, per quanto riguarda il traffico è vicina alla normalità.
Dall’analisi dei flussi il segnale è confermato così come quello della ripresa delle attività economiche dopo il lockdown. Lo rivela un’indagine dell’ufficio Viabilità della Provincia, che ha registrato il numero dei passaggi di auto e mezzi da gennaio a giugno, attraverso le 54 postazioni fisse montate lungo le principali strade e direttrici di competenza.
Nei primi sei mesi 2020, sono impressionanti le differenze di circolazione giornaliera, crollata di oltre il 70% tra marzo ed aprile, il periodo di maggiore chiusura di negozi, imprese e strutture ricettive. Lungo la provinciale più trafficata, la 422 Cuneo-Confreria in uscita dal capoluogo sul viadotto Soleri, a febbraio circolavano 22.668 veicoli al giorno (il 13% camion e furgoni), più che dimezzati a marzo (10.479), ridotti a meno di un terzo ad aprile (5.939, di cui un 21% di mezzi pesanti). A maggio, i passaggi erano risaliti a 14.540, per tornare a una quota giornaliera simile al periodo pre-Covid nel mese di giugno (19.877).
Situazione analoga sulla provinciale 929 Alba-Mussotto, che occupa il secondo posto di questa «classifica» sui flussi di traffico con 18.623 veicoli a giugno, contro i 20.791 di febbraio e 6.146 di aprile.
Pressoché identico il trend della diminuzione e successiva «impennata» di mezzi sulle altre direttrici: dalla provinciale 20 al cavalcavia ferroviario di Madonna dell’Olmo (febbraio 13.714 veicoli, aprile 3.441, giugno 11.711) alla provinciale 662 a Marene (febbraio 12.461, aprile 3.554, giugno 10.878) che è anche la strada a maggior percorrenza di camion e furgoni (26% del totale).
E ancora la 429 di Ricca d’Alba (febbraio 10.461, aprile 3.314, giugno 9.910), la provinciale 662 di Savigliano tornata a quota 8.957 (febbraio 10.086, aprile 2.906), la 564 Sant’Anna Avagnina (8.843 passaggi a giugno, 2.210 ad aprile) e la 21 Nuova Bovesana con 8.755 passaggi, quasi come prima del Covid (9.838 a febbraio).
Dati in tempo reale.
Il censimento è stato redatto da un sistema che raccoglie dati in tempo reale, tramite 38 postazioni con spire magnetiche nell’asfalto, e 16 sensori a microonde su portali alimentati da pannelli solari o elettricità, attivi 24 ore al giorno.