Arquata Scrivia (AL) (Franco Traverso) – Dopo la fiaccolata di ieri cui hanno partecipato circa 300 persone per la questura, 800 per gli organizzatori, indetta per solidarietà coi dimostranti che giorni fa si sono fronteggiati con le forze dell’ordine per presidiare i luoghi destinati agli espropri da parte dei general contractor per la realizzazione del Terzo Valico, lasciando per un attimo da parte la valutazione dei torti e delle ragioni, c’è da dire che solo in Italia può determinarsi una situazione tale per cui capirci qualcosa diventa una vera e propria impresa. Da una parte i No Tav con le loro ragioni, dall’altra la Polizia e i Carabinieri coi loro doveri, e in mezzo il marasma, per cui non si capisce chi sta con chi, quando e come. Si vedono comunisti sfilare coi No Tav e poi approvare in consiglio comunale a Novi la prosecuzione dei lavori per l’insediamento del cantiere in Zona Pieve. Si vede il sindaco di Novi (Robbiano prima, Muliere adesso) garantire il rispetto del protocollo di intesa con Cociv per la realizzazione di alcune opere pubbliche a titolo di risarcimento. Il che sta a dimostrare nei fatti che il Pd novese è d’accordo con Cociv. La confusione aumenta quando intervengono autorevoli esponenti del Pd a livello regionale (Davide Gariglio, Valter Ottria e Domenico Ravetti) che, a proposito delle forze dell’ordine, parlano di “comportamenti inaccettabili in merito agli scontri ad Arquata e Serravalle”, smentiti da altri esponenti del Pd come i senatori Federico Fornaro, Daniele Borioli e Stefano Esposito che invece esprimono “apprezzamento per la professionalità e l’equilibrio con cui le forze di polizia stanno facendo il loro dovere tra Valle Scrivia e Val Lemme”. E aggiungono che “nessuno può rallegrarsi quando la realizzazione di una ferrovia, a causa di gruppi di facinorosi disposti ad alzare costantemente il livello dello scontro, diventa anche una questione di ordine pubblico”. Insomma, siamo al tutti contro tutti. I fatti parlano chiaro: gli espropri a Libarna, Crenna e Moriassi, tra Arquata e Serravalle Scrivia, da parte dei tecnici del consorzio Cociv durano senza esito da due anni. È tutto fermo. A questo punto c’è un evidente danno erariale ed è arrivato il momento di sbloccare una situazione che danneggia tutti e decidere, una buona volta, se fare o meno il Terzo Valico. Ma il problema non è di facile soluzione perché i contrasti sono tutti a sinistra, con un Pd cerchiobottista che assomiglia sempre di più alla vecchia Dc. E a sinistra, si sa, non si va mai da nessuna parte.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.