Alessandria (Max Corradi) – Oltre un milione e mezzo sono stati i turisti tra Monferrato, Langa e Roero nel 2019. Numeri importanti ma che non interessano, purtroppo, l’alessandrino. I dati sono quelli dell’Ente Turismo Asti-Alba, che ha fatto a meno di Alessandria nonostante i numerosi tavoli intorno ai quali si sono seduti più volte i responsabili di Atl Asti, Alessandria e Cuneo. Per Alessandria c’era sempre Pier Luigi Prati di Alexala, ma non è riuscito a convincere che l’alleanza coi mandrogni sarebbe stata buona cosa, per cui Asti e Cuneo si sono fatti da parte.
Mandrogni fatti fuori
Le Atl sono strutture organizzative a livello locale per quanto riguarda l’assistenza ai turisti, valorizzano le risorse locali, raccolgono e diffondono informazioni, anche attraverso gli uffici di informazione e accoglienza turistica (I.A.T.). In particolare, si occupano dei servizi ricettivi e turistici di intrattenimento, nonché della tutela del consumatore, oltre ad organizzare manifestazioni di promozione del territorio. Alexala è una di queste ma l’alleanza con Asti Turismo e l’Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero, della quale si è discusso l’ultima volta lo scorso settembre, non è riuscita. Così, anche in questo campo, Alessandria è stata fatta fuori.
Otto Atl sono troppe
Tuttavia otto Atl – quali sono oggi in Piemonte – a giudizio di molti, compreso il governatore del Piemonte Alberto Cirio, sono troppe e occorre ridurle per accorpamento. La soluzione, per qualcuno, potrebbe essere la costituzione d’un organismo unico per tutto il Piemonte che faccia da cabina di regia e di coordinamento delle singole Atl che non devono essere più di quattro o cinque. Ecco che Alessandria torna in pista perché sarebbe automatica la sua “annessione” alla zona Asti-Langhe-Roero. E qui è stato di nuovo il nostro Prati a porre il problema durante il convegno sul turismo organizzato dalla Confesercenti nella sede della Camera di Commercio alessandrina, alla presenza di alcuni operatori del settore, non solo piemontesi. Da parte sua l’assessora regionale Vittoria Poggio ha fatto capire che Alessandria è la maglia nera del turismo regionale quando ha detto che l’intenzione è quella di “valorizzare le esperienze virtuose in modo da fare da traino a quelle che denunciano ancora qualche gap d’efficienza”.
Asti e Alessandria riunite dallo stesso destino
Si tratta di superare gli antichi campanilismi tra Asti e Alessandria e unire due zone omogenee dal punto di vista enologico e paesaggistico per essere entrambe comprese, in tutto o in parte, nel Monferrato. In questo modo l’offerta turistica alessandrina si potrebbe aprire al bacino turistico langarolo e albese che appare saturo dal punto di vista dell’accoglienza.