dal Mocca di Alessandria – Facciamo il punto sulla campagna trasferimenti dell’Alessandria Calcio. Al momento non ci interessa quello che fanno le altre squadre, tantomeno quelle di Serie D o le eventuali ripescande… e, visto che sappiamo quel che scriviamo, o almeno crediamo di saperlo, non intendiamo prendere in giro gli sportivi sparando cento nomi a caso, raccolti con la logica del “n’do cojo cojo “, per poi andare in giro a ragliare: “…quel nome lo avevo fatto anch’io! “ come fanno certi miserabili sedicenti giornalisti che non hanno azzeccato per tempo neppure il nome del DS, o danno in arrivo giocatori che sono già accasati da giorni in altri club. In attacco, recuperato Marconi e con Rantier in rosa, mancano ancora almeno due punte, sempre che Scotto voglia giocare con continuità, scegliendo un’altra piazza in categoria e Morga vada dov’è giudicato più utile che qui da noi. Delle due punte che potrebbero ancora arrivare direi, ad occhio e croce, che saranno un under ed un puntero più navigato. Rimane in ballo il futuro di Taddei, ma il ruolo, la sua capacità di fare gol e di trovare giocate estrose, potrebbero essere elementi ancora apprezzati (benché lui col 3-5-2 non c’entri niente), qui o da qualche altra parte, ma sempre in categoria. In mezzo al campo invece pare si sia raffreddata la pista Onescu (se ne parlerà eventualmente più avanti) mentre i rinnovati Spighi e Mora che, ricordiamolo, si possono destreggiare alla grande anche come mezze ali, saranno in concorrenza con almeno un altro esterno in arrivo il quale dovrà essere un giovane. Nella zona mediana, coi due innesti stranieri di Obodo e Mezavila, ci sono pure Cavalli e Valentini; al momento quindi quattro giocatori per tre maglie: pochi, anche considerando che non è dato per certo se il centrale basso lo possa fare ancora il mancino ex Renate. Poi, tra difesa e centrocampo, abbiamo sempre in organico Sabato il quale lo scorso campionato si è comportato alla grande, si è disimpegnato in quattro ruoli diversi, ha accettato la panchina senza fiatare e… costa meno di un terzo di nomi blasonati che hanno giocato senza incantare (o incantando solo certi giornalisti e i minchioni, se preferite). Adesso è il momento di buttare un occhio alla difesa. Dei tre difensori centrali ne abbiamo due (Sosa a destra e Sirri a sinistra), manca quello in mezzo e non sarà sicuramente un under, lasciando perdere per un attimo Mariotti (che ha richieste), Papaianni e quant’altro. A questo punto mancherebbero ancora due centrali che potrebbero essere due under. Poi arriviamo al portiere, anzi ai due portieri, perché penso che Poluzzi vada a giocarsi le sue chance in qualche altro club. Il titolare sarà probabilmente un gigante sloveno di Capodistria che ha giocato continuativamente nel Perugia le ultime due stagioni ottenendo la B. Alto 1,88, ha esordito in serie A nel 2008 con la maglia dell’Udinese a soli vent’anni e risponde al nome di Jan Koprivec (nella foto). Un giocatore potente, giovane ma già esperto e vaccinato, bravo a giocare davanti a curve imponenti in partite al calor bianco. Se sarà lui il nuovo N°1 grigio, quanto meno sulla carta, si tratterebbe di una scelta davvero indovinata sotto ogni punto di vista, poi sarà il campo, come al solito, a dare il giudizio definitivo. E adesso sfidiamo i soliti pennivendoli a dire: “Eppure l’avevo già scritto!“ perché ora, senza quinte colonne in sede profumatamente pagate con la pubblicazione di articoli falsi e ributtanti, non ne azzeccano più una. Lasciamoli sfogare con le puttanate che scrivono puntualmente sui social network.
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