San Salvatore Monferrato – Nella riunione di ieri che si è tenuta nell’Ipab Ospedale Santa Croce, presenti i responsabili della struttura e i rappresentanti comunali, è stato deciso di trasferire gli ospiti, una cinquantina in tutto, nelle solite case di riposo di Occimiano e Lu, perché il Comune sembra non essere in grado di prendersi in carico la Struttura (tuttora pubblica) per mancanza di risorse, dimostrata anche dalle lettere di licenziamento al personale al 30 giugno. Sindaco e vicesindaco a questo proposito tenteranno una visita in Regione per risolvere il problema, anche se, per la verità, la legge è precisa in quanto prevede che se l’Ipab non ha fondi per andare avanti, la palla deve passare al Comune che se la deve prendere in carico, mentre l’alternativa è la chiusura. L’Ipab di San Salvatore è tuttora commissariata, data in gestione a privati che l’hanno rilevata nel 2012 coi conti (almeno così dichiarati dal Consiglio di Amministrazione dell’epoca) in pareggio, un pareggio che è evaporato durante la gestione commissariale. Infatti nel verbale d’assemblea del 29 novembre 2011 riunita per l’approvazione dell’assestamento di bilancio per l’anno 2011, era evidente che i conti fossero a posto con un pareggio a poco più di 3,3 milioni di euro, e resta da capire perché la gestione straordinaria che è seguita non abbia risanato definitivamente la gestione pur assegnandola a numerose diverse cooperative private che si sono succedute nel tempo, usufruendo della porzione d’immobile completamente ristrutturata nel 2010. È un’altra triste storia della sanità piemontese e in particolare alessandrina, che mette in difficoltà ancora una volta i più deboli, gli anziani e i disabili.