Alessandria – La commissione che ha indagato sull’Amag “Versione Repetto” presieduta dal grillino Domenico Di Filippo, dopo ventidue seduta ha tirato le somme. Dalle 32 pagine di relazione emerge che le spese sostenute dalla partecipata sia state esagerate ancorché legittime. In sostanza non si è trattato di un’inchesta tecnica (è tutto regolare) ma di opportunità politica di certe scelte fatte dall’ex cda di Amag. Secondo la commissione sono stati spesi soldi per un’opera poi mai conclusa, ovvero l’allacciamento della fognatura della Fraschetta e il depuratore degli Orti. Si tratterebbe di 9 milioni di euro del progetto originario. Nel mirino del presidente grillino le spese per le sponsorizzazioni nei settori più disparati e a volte molto lontani dalla mission di Amag: “Per promozioni e rappresentanza – ha detto Di Filippo al cronista -, in cinque anni l’intero gruppo ha tirato fuori oltre 4,5 milioni di euro. Sponsorizzazioni che fanno pensare alla partecipata come ad una fondazione bancaria più che ad una Holding. Non vogliamo giudicare la bontà degli interventi, ma piuttosto la titolarità”. Si va da spese per pubblicità su radio e tv, a sponsorizzazioni per squadre di rugby, spettacoli teatrali, Comuni, e poi acquisti di biglietti natalizi, colazioni, pernottamenti all’estero, soldi a bande musicali, circoli, parrocchie, case di riposo. Il dettaglio dell’inchiesta – spiegato ieri ai consiglieri comunali – sarà illustrato dal Movimento 5 Stelle in una assemblea il 18 giugno.
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