di Marina Tantushyan (Sputnik) – Il Vaticano, “la più grande comunità gay del mondo”, scrive l’autore francese Frédéric Martel nel suo libro “Sodoma”, uscito oggi, giovedì 21 febbraio, in contemporanea in 8 lingue diverse e in 20 Paesi (in Italia per Feltrinelli), proprio il giorno in cui il Papa ha aperto il vertice coi presidenti delle conferenze episcopali a Roma per cercare di stabilire una linea di condotta comune in relazione agli abusi sessuali da parte di membri del clero.
“Molti cardinali e prelati che officiano nella curia — sostiene Martel nel suo volume – la maggior parte di quelli che si riuniscono in conclave sotto gli affreschi della Cappella Sistina dipinti da Michelangelo, una delle scene più grandiose della cultura gay, popolata da corpi virili e circondata dagli Ignudi, sono omosessuali”.
Questo libro si basa su un gran numero di fonti. Durante gli oltre quattro anni di inchiesta condotta a Roma e in oltre 30 paesi (America Latina, Asia, Stati Uniti e Medio Oriente), sono state intervistate oltre 1500 persone in Vaticano e in trenta paesi diversi; tra queste figurano 41 cardinali, 52 vescovi e monsignori, 45 nunzi apostolici e ambasciatori stranieri e oltre 200 sacerdoti e seminaristi, 11 guardie svizzere. Tutte queste interviste, come sottolinea l’autore, sono state realizzate sul campo (di persona, nessuna per telefono o via e-mail). Molti di loro sono citati con nome e cognome, altri hanno parlato dietro anonimato.
“Durante questi quattro anni di inchiesta – ha spiegato lo scrittore francese durante la presentazione del suo volume presso l’Associazione della Stampa Estera di Roma, ribadendo che la sua inchiesta copre gli ultimi 5 pontificati -, non ho mai nascosto la mia identità di scrittore, giornalista e ricercatore per avvicinarmi a cardinali e sacerdoti, a volte inaccessibili. E sono stato aiutato da assistenti, traduttori e ricercatori. Se mi chiedete perché questo libro non è uscito prima, vi rispondo, sapendo bene qual è la vita di un giornalista qui a Roma, che se qualche vaticanista avesse scritto questo libro avrebbe visto finire la sua carriera”.
L’autore riferisce che spesso, tra i preti, chi è maggiormente omofobico nasconde una doppia vita gay. La dimostrazione sarebbe, secondo Martel, il caso del cardinale colombiano Alfonso Lopez Truillo, ormai defunto. Egli per anni ha ricoperto una posizione governativa scagliandosi contro la contraccezione e l’omosessualità quando lui stesso avrebbe utilizzato giovani prostituti. Tutto da dimostrare ma nel libro la storia del cardinale viene tratteggiata nei particolari.
“In tutti i casi che abbiamo esaminato – ha sottolineato lo scrittore -, il vescovo che protegge un sacerdote che abbia maltrattato qualcuno, è egli stesso un omosessuale, non ha abusato di sé stesso, ma protegge il sacerdote. Perché lo fa? Perché ha paura, è terrorizzato, perché se ci fosse un problema, ci sono i media, se ci fosse uno scandalo, se ci fosse un processo, la sua omosessualità verrebbe fuori”.
Sputnik Italia ha raggiunto Frédéric Martel (nella foto a lato) per una breve intervista per capire cosa lo ha spinto a scrivere questo volume che fornisce le chiavi dei segreti del Vaticano.
Frédéric, quale obiettivo vuole raggiungere con la pubblicazione di questo libro choc?
Non c’è un vero e proprio obiettivo. Io non ho un programma politico. Ho semplicemente scritto un libro che racconta una verità. Ognuno poi giudicherà. Il mio obiettivo comunque è di non attaccare la Chiesa o parlare della vita del cardinale A o del cardinale B, ma attaccare il sistema, perché abbiamo a che fare con una vera e propria menzogna di stato.
Come è stato accolto il suo libro in generale? È stato qualcuno che si è espresso in maniera estrema su questo testo?
È un libro che suscita un dibattito mondiale. È una cosa che mi sorprende personalmente. Io subisco attacchi molto violenti, però ci sono anche le persone che mi difendono con grande determinazione. Io credo che ad un certo punto bisogna dire la verità. E la mia esigenza di verità si ricollega con l’esigenza di verità di Papa Francesco.
E quali saranno invece, a Suo avviso, le reazioni del Vaticano a questo libro, visto che esce proprio negli stessi giorni in cui i presidenti delle Conferenze Episcopali si riuniranno a Roma?
Tutte le mie fonti, i miei informatori, che non sono citati nel libro, apprezzano molto questo volume. Ma penso che alcuni cardinali non lo ameranno affatto.
Papa Francesco è stato messo al corrente dell’uscita del volume?
La versione spagnola di questo libro è stata consegnata a lui venerdì mattina.