Cagliari (Riccardo Serra) – In vista delle regionali di domenica Matteo Salvini sta battendo l’isola per gli ultimi giorni di campagna elettorale poiché, dopo l’Abruzzo, vuole fare il bis. Ma stavolta ha un problema mica da ridere: si chiama Massoneria. Infatti molti ex leghisti hanno denunciato la presenza nelle liste di molti massoni del Grande Oriente d’Italia. Il problema dei massoni leghisti non è una novità in quanto a noi risulta che, non solo in Sardegna, ma anche qui da noi, almeno fino a due anni fa il segretario della Lega di Vercelli era Giampiero Borzoni (nella foto a lato), grande amico dei leghisti mandrogni, un massone appartenente alla Loggia Pitagora n. 870 all’Oriente di Vercelli del Grande Oriente d’Italia di quella città. Forse il segretario federale del Carroccio s’è dimenticato dell’articolo 3 del regolamento della Lega Nord approvato il 30 luglio 2012 che recita: “La qualifica di Socio Ordinario Militante è incompatibile con l’iscrizione o l’adesione a qualsiasi altro Partito, Movimento Politico o liste civiche non autorizzate dall’organo competente oppure ad associazioni segrete, occulte o massoniche o ad associazioni e fondazioni dichiarate incompatibili dal Consiglio Federale. Il verificarsi di tale incompatibilità comporta la cancellazione d’ufficio dell’associato dai Libri Sociali”. Proprio così: non si può essere socio della Lega Nord e indossare il grembiulino. E se non si può essere socio, figuriamoci segretario cittadino del partito a Vercelli.
Per caso non ci sarà qualche massone, o figlio di massone, anche tra le file della Lega di Alessandria?