Chivasso – Ha fatto bene – secondo noi – quella mamma di Chivasso che si è ribellata alla decisione delle maestre dell’asilo Peter Pan di vestire il suo figlioletto di quattro anni da bambuina perché lo avevano cambiato in quanto si era fatto la pipì addosso. Non trovando vestiti da maschietto negli armadi della struttura (ma hanno cercato bene?), dopo averlo pulito gli hanno infilato un paio di mutandine rosa da femminuccia ed un paio di pantaloncini color fucsia. La reazione – per noi legittima – della madre non si è fatta attendere: “Meglio sporco di pipì che vestito di rosa”. Questa la frase shock che è stata scritta dalla mamma che ha consegnato alle maestre dell’asilo un foglietto con le sue lamentele per il fatto di aver ricevuto suo figlio, all’uscita da scuola, vestito di fucsia e con un paio di mutandine rosa addosso “da femmina”.
I fatti – denunciati da altre mamme – risalgono al 7 dicembre. Il piccolo si era sporcato più volte e, uno dopo l’altro, i cambi che la mamma gli aveva messo nell’armadietto erano finiti per cui e le maestre, per non lasciarlo bagnato e sporco, usano pensato bene di vestirlo che gli abiti di riserva che tengono in un armadietto di emergenza. Gli unici che gli andavano bene, a loro dire, erano un paio di mutandine rosa e di pantaloni fucsia da femminuccia. La reazione della mamma non si è fatta attendere in quanto, dopo avere accompagnato il piccolo a scuola, ha consegnato alle maestre una lettera dove si legge fra l’altro: “Vi ringrazio per i pantaloni rosa e le mutandine che avete imprestato al bambino, dopo aver esaurito la scorta. Però le norme sociali non le abbiamo fatte noi. Lo preferivamo bagnato di pipì, che asciuga, che vestito da femmina”.
Così, per la precisione, che non fa mai male.