Roma – Parole di scarso apprezzamento al reddito di cittadinanza sono arrivate da parte del leghista Giorgetti durante un confronto con Giorgia Meloni al convegno Sovranismo e Populismo: “Purtroppo il programma elettorale del M5s al Sud ha registrato larghi consensi. Magari è l’Italia che non ci piace ma con cui dobbiamo confrontarci e governare”. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio Giancarlo Giorgetto è andato già duro fin dall’inizio del suo discorso. Lo conosciamo, non ha modi gentili e neppure particolari arti oratorie e può sembrare schematicamente rozzo. “Piaccia o non piaccia – ha continuato il braccio destro di Salvini – questo governo risponde ad una volontà degli italiani e il M5s al Sud ha vinto perché gli elettori vogliono il reddito di cittadinanza. Una misura che nel contratto di governo è finalizzata ad incentivare i posti di lavoro ma il pericolo che vedo è che possa alimentare il lavoro nero”. Insomma, in un momento così difficile per il governo “antisistema” le parole del sottosegretario hanno l’effetto di un bombardamento a tapopeto dell’alleanza tra Di Maio e Salvini. Può darsi, secondo qualche osservatore, che in forza dei sondaggi che danno la Lega al 35% e oltre, i nipotini di Bossi si siano gasati e tentano lo strappo per andare ad elezioni anticipate con ambizioni da primato nella speranza di diventare il primo partito d’Italia e prendee il potere. Costi quello che costi. Ma Giorgetti non è Carlo Jung e Salvini non è il Duce. Meglio andarci piano. Però i leghisti credono nella vittoria finale e, in questo, hanno qualcosa in comune con Mussolini che, tuttavia, ha perso. “Purtroppo – ha sottolineato Giorgetti – il programma elettorale del M5s al Sud ha registrato larghi consensi probabilmente perché era previsto il reddito di cittadinanza”. Sull’Italia sognata dal “terrone” Di Maio il deputato della provincia di Varese non le manda a dire: “Magari è l’Italia che non ci piace ma con cui dobbiamo confrontarci e governare”.
A proposito della trattativa in corso tra il premier (terrone anche lui) Giuseppe Conte con la Commissione Europea per evitare la procedura d’infrazione, Giorgetti ha rimarcato che, “piaccia o non piaccia” all’Europa, “gli italiani hanno dato il consenso a questo governo” specificando che “più le élite in Europa e in Italia lo osteggiano tanto più il popolo simpatizza con lui”.
Intanto si avvicinano le Europee: che sia iniziata la campagna elettorale?