Genova (Andrea Solaro) – “I gilet gialli hanno venti punti di programma, non parlano solo di tasse: vogliono il reddito di cittadinanza, pensioni più alte, tutti temi che abbiamo lanciato noi, ma sui giornali finiscono per aver contestato le tasse sulla benzina, cioè l’unica cosa giusta che ha fatto Macron”. Lo afferma il garante del M5s Beppe Grillo in un colloquio con il Fatto Quotidiano.
Il prezzo della benzina “dovrebbe essere molto più alto se consideriamo le esternalità negative prodotte dalle automobili, almeno il doppio di quello che paghiamo oggi”, dichiara Grillo, secondo cui la politica dovrebbe dire: “Entro quattro anni la benzina andrà a quattro euro, il primo anno sale di un euro, il secondo di un altro euro e così via, regolatevi di conseguenza, solo così si innesca l’innovazione”, dice in qualche modo benedicendo il principio alla base dell’ecotassa sulle nuove auto, al centro di uno scontro tra M5s e Lega nel governo.
L’invito al M5s è dunque quello di “rimettere al centro l’ambiente, il clima, i grandi temi”. Sul reddito di cittadinanza, “non è che con 780 euro al mese fai molto, i soldi sono un modo per dare un identità. I poveri vogliono essere vivi, non trasparenti, non invisibili”, spiega Grillo. Quanto al lavoro, “le imprese devono finanziare la formazione come fanno le banche coi mutui: il datore di lavoro ti presta i soldi per formarti, quando sei pronto inizi a lavorare per lui e ti scala l’investimento dallo stipendio”.
Infine, solo una battuta sulla vicenda dell’azienda di famiglia di Luigi Di Maio: “La carriola era senza assicurazione…”. Ma poi aggiunge: “Ce la siamo cercata, quando dicevo onestà, onestà spiegavo che non te lo devi dire da solo che sei onesto, te lo devono dire gli altri”.