Milano – E alla fine Beppe Grillo, evidentemente non più tanto sicuro di sé in questa campagna elettorale, getta la maschera e chiede il “soccorso rosso”. Lo aiuta sul palco di Milano Dario Fo, un comunista autentico, ma anche un fascistone mai pentito della Repubblica Sociale Italiana che combatté volontario “dalla parte sbagliata” tra il 1943 e il 1945 indossando la divisa della fascistissima Folgore. E così il fasciocomunista Dario Fo diventa testimonial di Beppe Grillo. Il filo rosso che accomuna il premio Nobel al comico genovese è di antica data. Può rimanere sorpreso solo chi non ha mai seguito le vite parallele dei due artisti, nati comici, diventati capipopolo, accomunati da censure (vere, presunte o millantate). Tra Grillo e Fo c’è sempre stata reciproca stima e soccorso. Ora, dopo che Grillo aveva appoggiato Fo alle amministrative per la carica di Sindaco di Milano, l’ottantaseienne attore milanese restituisce la cortesia invitando a votare per il Movimento 5 stelle. Ora chi voleva votare Grillo e non è di sinistra sa quello che deve fare.
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