Ho frequentato per molti anni oltre la cronaca, lunghe notti insonni alla ricerca di una notizia che qualche volte premiava anche lo sport, nella fattispecie il calcio, e ho conosciuto a Tortona, Vittorio Berago, dirigente doc. Ora i Leoncelli dovranno privarsi di Vittorio, richiamato alla Cremonese da Gigi Simoni. Berago è stato anche nello staff amministrativo-dirigenziale dell’Inter ed è segno evidente che nelle squadre di calcio i dirigenti non si inventano ma percorrono una lunga strada di esperienze per diventarlo. Altrimenti si naviga a vista e, nei momenti difficili, ci si impiglia nella rete di problemi che sembrano, agli inesperti, inestricabili. Vittorio, allievo del mitico Vinciguerra, altro dirigente doc dello sport tortonese, ci ricorda i tempi felici del Derthona in serie C, del povero Talia che guidava una radio a cui abbiamo partecipato con un certo piacere, i tempi di uno sport, parlo del calcio, in cui la competenza era il marchio di fabbrica dell’attività sportiva. A Berago i migliori auguri, ma è certo che farà bene anche a Cremona, che è la sua seconda patria.
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