DESTRA. Continua la marcia di avvicinamento della destra nei confronti della sinistra che arretra ancora. La trovata berlusconiana del risarcimento Imu regala un punto e mezzo al Pdl, ma fa aumentare anche gli alleati ad eccezione della Lega che è stazionaria.
SINISTRA. Continua a perdere. La vicenda di Mps ha avuto il suo peso ed il Pd arretra di un altro mezzo punto. In calo anche Sel (- 0,5%) mentre i socialisti perdono un punto. Ad aggravare le cose è l’apparente mancanza di idee da parte di Bersani che continua a ripetere le stesse cose (conti a posto, moralità, credibilità) che appaiono agli elettori come luoghi comuni. Di Bersani non piacciono neppure le minacce da Bar Sport urlate in maniche di camicia (“Li sbraniamo”).
CENTRO. Anche Monti e i suoi pagano lo scotto dello scandalo Mps. Il professore è ormai visto come “l’uomo delle banche” e il salvataggio dell’istituto di credito senese non fa altro che confermare nella gente questa convinzione. Fini verso la fine, se si può usare il bisticcio di parole, e Casini in forte difficoltà.
GRILLO. Per il comico genovese si prevede a giorni un forte aumento, ma il balzo non c’è ancora. Il tour per l’Italia darà molto presto frutti concreti, si prevede entro la settimana. Per ora è stabile al 16%.
INGROIA. Il magistrato siciliano alleato di Di Petro non convince ancora. Si barcamena intorno al 3% (ora è in fase calante). A parte l’argomento della giustizia, i due ex magistrati non sembrano avere argomenti in grado di convincere gli elettori che la loro è la ricetta giusta per portare il Paese fuori dalle secche.
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