Se la Novese avesse un cuore cercherebbe di superare un ostacolo quasi impossibile questo pomeriggio nella gara odierna di Chiavari contro la formazione locale di serie D in ricordo di Gianni Bellasera, giornalista, sportivo e politico, morto nei giorni scorsi in un ospedale genovese e il cui ricordo sarà officiato domani alle 14 e 30 al cimitero di Novi Ligure. Politico onesto e sportivo sincero aveva collaborato con noi e il professor Serafino Cavazza nella compilazione del volume “Una città e una squadra” sulla storia gloriosa della società biancoceleste. Bellasera aveva un ideale utopistico dello sport ed aveva in mente la costituzione di una società sportiva in cui tutti avrebbero dato il loro comntributo in una sorta di azionariato popolare. Un progetto lodevole, ma non attuabile in città in cui gli ultimi presidenti Gaffeo, Marletti, Traverso, non hanno avuto i natali nella nostra città. Q questo è il destino delle società di calcio in questa tormentata epoca sotto il profilo economico e in cui trovare un presidente locale è impresa quasi impossibile. Bellasera lascia un buon ricordo e un vuoto in città anche perché è stato editor di molti giornali, ex assessore, presidente di sodalizi sportivi. Un ultimo abbraccio del mondo giornalistico gli è stato concesso quando a Torino nella sede dell’Associazione Stampa Subalpina era stato premiato con altri colleghi per i suoi quarant’anni di attività giornalistica senza macchia e senza paura.
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