Congelati gli stipendi ai giocatori della Novese per lo scarso attaccamento ai colori sociali. Questo il rimedio di dirigenti e tecnici che hanno gravissime colpe nella campagna acquisti, che hanno cercato di rimediare senza successo con acquisti di giocatori reduci da lunghi infortuni. I giocatori licenziati, come Berberi e Rebecchi segnano gol a grappoli nelle squadre cui sono stati dirottati per cui qualcosa non va nella Novese a livello di disposizione tattica e di preparazione, che ora come ora, è la più seria candidata alla retrocessione. Mandare in campo la juniores sarebbe una soluzione più dannosa del male, mentre i dirigenti potrebbero pensare, “extrema ratio”, al ritorno di Viassi sulla panchina biancoceleste, e all’acquisto di un paio di giocatori, un centrocampista ed un esterno basso, condizione necessaria per la salvezza, traguardo ora come ora, impensabile. La dirigenza pensa di congelare gli stipendi a giocatori che pensano che Novi Ligure sia in Riviera e quindi hanno avuto come obbiettivo di svenare a Novi, come i cinque giovanissimi pescati nel Sud. Un’opera buona, ma non vantaggiosa per i colori biancocelesti. La soluzione attuale più percorribile per la Novese? Compattare i ranghi, fra dirigenti, squadra e tifosi per percorrere una strada impervia come quella della salvezza, una meta molto, ma molto difficile da raggiungere.
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