Alessandria – Non si è ancora del tutto chiusa la vicenda riguardante la morte della pensionata acquese di 74 anni, deceduta lo scorso 25 maggio all’ospedale San Giacomo di Novi Ligure.
Archiviata l’accusa di omicidio colposo nei confronti dei sanitari degli ospedali di Ovada e Novi Ligure, difesi dagli avvocati Roberto Cavallone, Tino Goglino, Silvia Ferrari, Enrico Magaglio e Paola Sultana, resta da valutare il contesto e la posizione di alcuni indagati che prestarono cure e attenzioni alla donna, nella struttura di accoglienza Lercaro di Ovada.
I familiari chiedono di capire se fu commesso qualche errore che portò al decesso della paziente.
La signora, affetta da una patologia molto grave che, in seguito ad una serie di terapie l’aveva debilitata, era stata ricoverata in ospedale a Novi a causa della frattura del bacino. Da lì il trasferimento ad Ovada e, poiché il personale sanitario aveva previsto una degenza piuttosto lunga, era stata portata alla casa di riposo “Lercaro” di Ovada.
Qui arrivò il 23 maggio. Il giorno dopo iniziò a lamentare dolori all’addome, forse causati da una pratica infermieristica che le fu praticata per la sua impossibilità a muoversi.
Un dolore che si acutizzò sempre di più, al punto che si rese necessario il ricovero a Novi dove le fu riscontrata una lesione all’intestino.
Si ritenne necessario l’intervento chirurgico ma, a causa della forte emorragia, la donna morì il 25 maggio.
In seguito agli accertamenti sulle cause del decesso, fu esclusa la responsabilità nell’operato del personale sanitario degli ospedali di Novi e Ovada. Resta un margine di criticità rilevato alla casa di riposo “Lercaro” di Ovada inerente la pratica infermieristica eseguita sulla signora.
La domanda è se il quadro clinico, molto compromesso a causa di altre patologie non strettamente collegate alla frattura al femore e alla successiva immobilità a letto, abbia comunque provocato il decesso della paziente, o se invece le manovre cui seguirono i dolori al ventre ne sono state la causa determinante.
Al pubblico ministero Lisa Iovane resta ancora da decidere su questo punto.