di Louis Cyphre – Noi non vogliamo fare pubblicità agli idioti, ma sentiamo l’obbligo morale di denunciare un malcostume giornalistico che ogni anno tenta di gabellare come calamità naturali dei comuni acquazzoni che si verificano con una certa regolarità d’estate da quattro miliardi di anni, cioè da quando la Terra è quella che è. In un sito gestito da analfabeti arroganti in malafede finanziati da ignoranti irresponsabili, si legge che, dalle due di ieri pomeriggio in poi, in Val Cerrina (provincia di Alessandria) sarebbero caduti dai 64 millimetri agli 84 millimetri di pioggia registrati nientemeno che dall’Arpa. Una quantità di acqua che per il pennivendolo di turno corrisponderebbe a quella che, mediamente, cadrebbe nel mese di luglio. Naturalmente non è vero altrimenti, invece di spostarci in bicicletta, oggi, in provincia di Alessandria, useremmo le barche e i gommoni. L’errore è che, come al solito, si misura la pioggia in millimetri al metro quadrato e non in millimetri e basta come dovrebbe essere.
E io pago.