Novi Ligure (Gilda Ferrari de “Il Secolo XIX”) – Edoardo Garrone viaggia verso la presidenza de Il Sole 24 Ore. Secondo quanto ricostruito dal Secolo XIX, il presidente del gruppo Erg dalla lunga carriera associativa sarebbe la soluzione che Confindustria sta valutando per risolvere la nuova crisi dopo le dimissioni, a fine giugno, del presidente Giorgio Fossa, seguite a quelle rassegnate, solo 18 giorni prima, dall’ amministratore delegato Franco Moscetti.
Garrone è amministratore non esecutivo, membro del comitato controllo e rischi e del comitato editoriale de Il Sole 24 Ore. In Confindustria, dove ha ricoperto il ruolo di vice presidente dal 2008 al 2012, siede nell’ Advisor y board e presiede il gruppo tecnico Internazionalizzazione associativa.
Lo statuto de Il Sole 24 Ore prevede che “il presidente della società sia nominato dall’ assemblea oppure, in caso di mancanza per dimissioni o per altre ragioni, che sia individuato tra i consiglieri in carica”, spiega una fonte.
Tra le ipotesi al vaglio di Confindustria, Garrone, che abita in città in Via Monterotondo con la moglie, appare la soluzione più probabile al fianco di altre opzioni. Tra le altre opzioni, il vice presidente del cda, l’imprenditore novarese Carlo Robiglio, numero uno della Piccola Industria, che ha già ricoperto il ruolo subentrando a Giorgio Squinzi nell’ottobre 2016, e Luigi Gubitosi, che essendo commissario straordinario di Alitalia viene tuttavia definita una “ipotesi teorica e poco praticabile”.
A nominare il successore di Fossa sarà il consiglio, che fonti vicino al dossier stimano venga convocato da Robiglio tra oggi e domani, “al più tardi lunedì, ma quasi sicuramente prima”.
Essendo Il Sole 24 Ore una società quotata, “non può stare a lungo senza un presidente. – sottolinea una fonte – tanto più che manca anche l’ amministratore delegato”.
Anche su questo fronte novità potrebbero arrivare a breve mentre, in fase finale, c’è anche la selezione dell’ad che sostituirà Moscetti: “Questione di giorni”. A questo proposito è stato dato incarico ad un cacciatore di teste di individuare un manager che lo sostituisse e, da quanto ricostruito dal giornale, la selezione sarebbe alla fase finale.
Fossa si è dimesso senza illustrare le ragioni e dicendosi “convinto che il processo di rinnovamento abbia già mostrato il suo positivo effetto, chi mi succederà potrà proseguire sulla strada avviata”. Moscetti era arrivato nel 2016 al posto di Gabriele Del Torchio. Il consiglio di amministrazione in carica scade a maggio 2019, con l’approvazione del bilancio 2018.