“CENA STRATEGICA” PRENATALIZIA PER “INTORTARE” I TIFOSI DELL’ALESSANDRIA E RILANCIARE CON LA COPPIA “GIANNI & PINOTTO”, MENTRE SPUNTA LO SPONSOR DEL TERRITORIO
di Cichinisio
dal Mocca di Alessandria – Un trust di altissimo livello la sera di venerdì 21 scorso ha condiviso il tavolo al Ristorante Grappolo in via Casale (un’altra via no?). Passione, sapienza calcistica, professionalità e l’immancabile “I Grigi nel cuore” per una tavolata dove si sono decisi i destini dell’Alessandria anno 2013. O meglio, i destini dei commensali, tutti sotto l’ala del Grande Capo Penna Cadente (augh!). Curioso che, con tutto lo staff tecnico e il grande capo dei pennivendoli sportivi, non sia stato invitato anche Capra e l’addetto stampa Poggio.
Ma questo è un problema di professionalità e di rispetto dei ruoli sia degli invitati e sia di chi li ha invitati: tutti quindi inadeguati a discettare e lavorare nel calcio professionistico, e nell’Alessandria in particolare, perché si tratta di uomini pubblici e a nulla vale dire: “io mangio con chi voglio e dove voglio”. Ma povero il Grande Capo, recepiti segnali di fumo di bruciato, ha radunato subito le truppe per perfezionare la sua opera di distruzione dei Grigi, esattamente come faceva nell’era Amisano.
È determinante infatti per Penna Cadente, ora come allora, mantenere il monopolio delle notizie e il controllo di tutto quello che si muove dentro e fuori l’Alessandria Calcio. Operazione, questa, che riesce solo quando la Società è di basso profilo. Che poi ogni tre anni ci si trovi con i libri contabili a un passo dal tribunale fallimentare che importa? La cosa che conta è che lei (Penna Cadente, s’intende) rimanga il sacerdote del calcio in questa città, continui a condizionare uomini e scelte con l’aiuto non disinteressato di colleghi, di sedicenti dirigenti, di addetti ai lavori incapaci e pure di qualche selezionatissimo tifoso. Si tratta di un’autentica orchestra dove ognuno degli elementi ci guadagna qualcosa e a perderci sono solo i dirigenti e lo sport mandrogno. Pensateci: usciti dalla Società i valletti del Cerchietto, Pavignano e Camagna, non ancora in organigramma Marcellini e con la presa del potere dell’ingessato Capra, diventa difficile per Penna Cadente gestire agevolmente le operazioni come ha fatto fino ad oggi. Fra i giornalisti intanto ce ne sono già alcuni che si stanno domandando se, per loro, la militanza nel Cerchio Magico non stia per diventare un problema; qualcuno infatti pare si sia accorto che il programma di cessioni del gennaio scorso era stato appoggiato senza condizioni da Penna Cadente (andare a controllare, per favore) per spalleggiare il suo sodale d’allora Rossini Cesare. Oggi invece la stessa operazione per le stesse motivazioni è fieramente ostacolata dal Grande Capo (ma và? Forse c’erano troppi amici di Penna Cadente impegolati l’anno passato ed adesso invece troppo pochi…).
Torniamo alla cena. A quel tavolo c’erano oltre 780.000 (settecentoottantamila!) euro, il totale cioè di quello che costeranno Gianni (Mister Scusatis) e Pinotto (DS intimo di Omodeo, Menegatti Bella Stella) ai Grigi compresi i loro collaboratori, fra cui Bidonè (il più esoso vice allenatore nella storia della serie C). La strategia suggerita da Penna Cadente, entusiasticamente condivisa dai commensali, è semplice: indurre la piazza alla rivolta contro le cessioni indiscriminate di giocatori lasciando credere che la squadra così com’è e, soprattutto, grazie a questo allenatore, possa essere promossa direttamente in C1. A quel punto, se alcuni giocatori se ne dovessero andare, e non si dovesse arrivare ai play off, la colpa ricadrebbe tutta su Capra; se invece la rosa rimanesse sostanzialmente invariata il merito sarebbe di Penna Cadente). Ma se è bastata questa cena per delegittimare l’addetto stampa, mi chiedo cosa succederà dopo che Penna Cadente ha ridicolizzato il lavoro di Gasparoni, attuale preparatore dei portieri, scrivendo che Servili dovrà (o dovrebbe) diventare il nuovo preparatore dei portieri la prossima stagione. E bravo Grande Capo (augh!): prima inviti una persona a cena e dopo due giorni gli dai sostanzialmente dell’incapace! Forse il povero Gasparoni non lo ritieni all’altezza di quel ruolo, o forse pensi di avere anche la facoltà di nominare membri dello staff tecnico? Certo, questa Società non so fino a che punto sia in grado di difendere il lavoro di Poggio, ma per lo sputtanamento indiretto del preparatore dei portieri si dovrebbero ribellare per lo meno Gianni, che ci lavora assieme tutti i giorni, e Pinotto che ce l’ha portato. Infatti, se così non fosse, quando la coppia comica sparla di “gruppo di lavoro” o di “applicazione” lo fa giusto per dar aria ai denti, questi autentici pappagalli ipocriti. Ma si sa, quando la ragion di Stato (pardon, di tribù) chiama, Bella Stella e Scusatis rispondono “obbedisco”, e tutti i princìpi relativi a “proteggere il gruppo” vanno a farsi fottere. Adesso una parentesi dedicata a Servili. Fermo restando che vederlo in mezzo ai pali è un piacere, perché negare a questo uomo la soddisfazione di chiudere la propria carriera in B anziché restare in una società a rischio di liquidazione e il cui Ds a giugno lo ha economicamente strangolato e preso in giro per un mese come si farebbe con un ragazzino scarso? Tanto non è certo Pinotto in grado di piazzare i giocatori, bensì i rispettivi procuratori perché, se fosse vero il contrario, questa sciagura di Ds i “senatori” li avrebbe già piazzati nel mercato di giugno, senza indurre così la proprietà a compromettere economicamente anche la stagione 2013/14. E già che si parla di portieri una medaglia a Bella Stella la dobbiamo proprio dare: i nostri complimenti per essere riuscito nell’epica impresa di cedere il portiere ‘92 che avevamo in casa (minutaggio pieno) per prendere un ’91 che non ha ancora fatto una presenza: che operazione geniale! Scusatis invece ce lo teniamo per la prossima volta, sperando che cominci a metabolizzare che per lui Alessandria non sarà proprio quella passeggiata di salute che si era prefigurato appena conosciuti i suoi polli mandrogni. Nel frattempo si prepari un baule delle solite scuse, anzi, oltre al repertorio classico, se ne inventi delle nuove perché fra poco ne avrà bisogno. Intanto il mercato è stato congelato: lo scambio delle punte col Venezia non sembra abbastanza vantaggioso dal punto di vista economico e tecnico (cambio di modulo obbligato), il tutto magari in attesa di uno sponsor importante a gennaio, sponsor che potrebbe essere una sorpresa, ma non per Cichi che, ovviamente, sa già tutto e non intende intralciare un’operazione così delicata e importante per il futuro dei Grigi. Anzi, fatevela spiegare da Penna Cadente che ormai si deve arrendere a un “buco giornalistico” dietro l’altro. Aaah, ah, ah, ah, ah…!
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.