INCOMPETENZA, APPROSSIMAZIONE, FACILONERIA, DISINFORMAZIONE STUDIATA A TAVOLINO SONO GLI INGREDIENTI DEL DISASTRO
di Cichinisio
Sono finito all’ospedale, prima per colpa di un Gattopardon, poi ci sono ritornato a causa di un golden retrivier adesso però vorrei passare la convalescenza senza fastidiose ricadute per cui chiederei gentilmente a Scusatis di accendere il cervello (e non soltanto il suo ego smisurato) prima di rilasciare dichiarazioni tipo quella ripresa da Radio Pravda giovedì 14 scorso. Per carità, possiamo capire la delusione dell’allenatore al quale, prima si è materializzata nel maggio scorso una prospettiva che per il 99,9 per cento dei suoi colleghi rimane un sogno nella fase Rem, e poi è evaporata perché alcune “persone serie” su cui garantiva Menegatti sono scappate di notte lasciando la biancheria sporca. Ma era dalla fine del campionato scorso che gli è andato tutto bene, facile galoppo, fin troppo facile: dirigenti sprovveduti che gli concedono un biennale economicamente imbarazzante, lui che si accorda con la società prima del Ds (altro particolare indicativo), “Bella Stella” Menegatti che si inventa la spalmatura e gli consegna 4 giocatori di alta C1, più Mora ed il capocannoniere del girone Ferretti, la possibilità di partire per il ritiro estivo con la rosa al completo (unica squadra fra le cento e passa dalla serie A alla C2), la stampa mandrogna organizzata a “cerchietto magico” che gli perdona tutte le castronerie che raglia a raffica, le sconfitte sistematiche con tutte le squadre più accreditate del girone (tranne il Venezia) che passano sotto omertoso silenzio, un mese di ottobre con media sub retrocessione e, soprattutto, presidente, dirigenti, direttore sportivo, uno straccio di giornalista, la città, i tifosi e gli sportivi che si dimenticano di chiedergli di fissare pubblicamente l’obiettivo minimo, dopo aver potuto valutare tutte le componenti in causa. Caro Scusatis, ti sarai stropicciato gli occhi a vedere tanta grazia e tanti (come si dice a Milano?…) ah, si, “tanti pirla” in una volta sola che ti stanno pure (o puré? Boh!) a sentire. Poi tu che fai l’omaccione che non chiede mai attenuanti benché, se si legge attentamente ciò che dici dopo una partita, ci si accorge che ti attacchi a tutte le situazioni negative e tralasci di dire tutte le volte che la fortuna ti ha sorriso. Ma giovedì scorso hai superato te stesso: hai dichiarato infatti (estratto dal sito Radiogold): “Lo spettacolo è finito”, riferendoti alla ristrutturazione della “rosa” che potrebbe avvenire a gennaio… e ci chiediamo: non eri tanto lontano quando a Legnano qualche anno fa, i giocatori dormivano in sede e, senza stipendio per mesi, hanno perso la finale play off di C2 contro lo Spezia, e a Busto la squadra senza emolumenti è arrivata a giocarsi la finale per la B contro il Padova? E poi ancora: ma di quale “spettacolo” vaneggi? Al Mocca ci hanno dato la rumba la Pro Patria per un’ora in dieci, il Castiglione, il Monza, il Renate , il Valle d’Aosta e per un tempo persino il Milazzo. Per la dichiarazione successiva invece, se chiamo in aiuto un avvocato, tu rischi la tentata circonvenzione d’incapace perché affermi: “Ora non si potranno fare discorsi sull’obiettivo sportivo, dopo che giovedì si è paventata la messa in liquidazione della società…” Classica “excusatio non petita”…, ma qui sono talmente minchioni che, rispetto agli obiettivi, nessuno ti ha mai chiesto niente e adesso tu, in un momento come questo, ti prepari già l’alibi? Vedi invece di portare a casa quello che è possibile senza fare il fenomeno, tanto le chiappe le hai al caldo anche l’anno prossimo, o almeno così sembra. Quando poi dichiari che “abbiamo fatto finora il nostro dovere e anche di più visto che siamo nei play off e nessuno ce lo aveva chiesto”, lì c’è tutto Scusatis che sei, il furbastro presuntuoso. Comunque caro mister prova a cercarti sistemazione dopo non essere entrato nei play off di C2 con una squadra che costa 2 milioni e mezzo di euro e, se capiti sotto a dirigenti normali di una squadra normale, come minimo, la fidejussione la chiederano a te altro che darla alla Lega… Ma qui, tra Tanaro e Bormida, bisogna ammettere che c’è di peggio: un Presidente che scappa come un normale dittatore sudamericano, il maggior azionista che sembra arrivato da Marte e invece c’era dal primo minuto, un Ds che speriamo sia solo un po’ tardo se no ci vengono brutti presentimenti, il cagnolino che ha ancora la cuccia sul poggiolo e il grande Capo Penna Cadente che, invece di prendere una posizione dopo la conferenza stampa, scrive lenzuolate in sanscrito dando ragione a tutti e torto solo a chi non la legge (Penna Cadente, intendiamo…augh). Certo però che da quando è atterrato Cusatis in questa città, è già successo di tutto: per lui questa sarà anche la terra promessa, ma per noi mandrogni, Cichi compreso, lui non è certo l’uomo della provvidenza.
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