Roma (Ansa) – Tornano ad aumentare i tempi di pagamento della nostra Pa che, secondo gli ultimi calcoli, danneggerebbero di 30 miliardi le nostre imprese. Lo segnala la Cgia ricordando che, dopo alcuni anni di progressiva diminuzione, dallo scorso gennaio ad oggi sono tornati a salire i tempi medi di pagamento della Pa. Se nel 2017 il compenso era corrisposto dopo 95 giorni dall’emissione della fattura – contro i 30 stabiliti dalla normativa europea che possono salire a 60 per alcune tipologie di forniture, come quelle sanitarie – nell’anno in corso la media è salita a 104 giorni. Nessun’altra pubblica amministrazione (Pa) in Ue salda i debiti commerciali con tempi così lunghi. Rispetto alla media europea, ad esempio, in Italia i ritardi sono superiori di oltre due mesi (precisamente 63 giorni). Se in Italia i giorni medi necessari riferiti al 2018 sono saliti a 104, in Spagna e in Francia ci vogliono rispettivamente 56 e 55 giorni per liquidare i fornitori. In Germania, invece, il dato è salito a 33 giorni, mentre nel Regno Unito si è attestato a 26.