SONO INIZIATI I MANEGGI PER TROVARE UN PRESIDENTE ALLA SQUADRA DI CALCIO MA È IL FUGGI FUGGI GENERALE
di Cichinisio
Alessandria – La “Cooperativa Cichinisio” ha colpito ancora: le dimissioni del Presidente dottor…, Ragionier Pardon, Pavignano saranno rese pubbliche domani, martedì 27 novembre. Il problema adesso è chi sarà il nuovo Presidente. Si prospetta dunque un altro “lodo Debernardi “, nel senso che, anche allora, nessuno si fidava di nessuno e cosi l’avvocatessa si immolò sull’altare della causa grigia rischiando l’osso del collo. Poi tutto è filato liscio fino all’aprile scorso e, quando la situazione si è definitivamente chiarita, il Ragionier Pardon, con la certezza di avere le chiappe coperte, ha disarcionato senza tanti complimenti Paola la Grigia, si è stravaccato sul trono e, dopo aver liquidato politici e compagni di strada della salvezza del giugno passato, ha fatto più danni di Cacasenno. Sua infatti è stata la scelta (obiettivamente indotta da terzi) dell’inadeguato Ds (almeno finora) il quale, di concerto con Cusatis, ha convinto questa dirigenza a raddoppiare il budget e a stipare di contratti biennali il libro matricola della Società, il tutto senza immaginare un obiettivo sportivo neanche minimamente aderente agli impegni economici assunti nel biennio. Le dichiarazioni ante derby di disimpegno di Capra, però, hanno spiazzato tutti e, in particolar modo, La Rosa. La “centomila” di Gavio non mette certo al riparo il nostro impareggiabile Ragioniere dai problemi che, con lui mandante in qualità di Amministratore Delegato, hanno inguaiato otto mesi orsono l’allora suo Presidente Debernardi e allora cosa fa? Piagnucola: “La mia è una presidenza tecnica, sono stato solo incaricato professionalmente e quindi, esaurito il mio mandato (!), me ne vado”. Balle colossali, avallate senza ritegno dai soliti pennivendoli di regime: la verità è che lui non si fida dei suoi soci e clienti. Adesso tutti alla spasmodica ricerca di una nuova Debernardi. L’identikit del nuovo presidente corrisponderebbe al nome di Paolo Camagna, industriale calzaturiero, consigliere dei Grigi e gran presenzialista, il quale, però, non ha la forza rappresentata da una benché minima quota sociale e la sua contiguità con certa stampa specializzata ultimamente non sembra più una garanzia, anzi! Il dramma quindi può essere così rappresentato: Pavignano al primo sentore di rischio scappa come una donnicciola alla vigilia della menopausa; Capra, il padrone, critica le scelte fatte da quelli che proprio lui stesso ha individuato, votato e sostenuto, ma che, davanti alla carica di Presidente, c’è il rischio che scappi a gambe levate pure lui (benché il conto lo debba regolare comunque). Se Capra non ci ripensa, come auspichiamo, un consiglio ci sentiamo di darlo, ma solo dopo l’investitura attraverso le primarie di rito “Cichinisio for President”. Cichi infatti, le cose che avvengono dentro la sede dei Grigi le sa davvero e magari recupera pure quella somma in contanti che si è misteriosamente volatilizzata ad Agosto.
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