Fabbrica Curone (AL) – Si è arenata la trattativa con la Comunità Montana Terre del Giarolo sulle centrali idroelettriche inerente i progetti di tre centraline idroelettriche da realizzare sugli acquedotti della Val Curone e della Val Borbera. Il progetto finanziato con 1,2 milioni di euro grazie al Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) che è lo strumento di finanziamento del governo italiano che raccoglie risorse nazionali aggiuntive, da sommarsi a quelle ordinarie e a quelle comunitarie e nazionali di cofinanziamento. Il FAS prevede una somma da assegnare a Gestione Acqua, gestore della rete idrica, per realizzare e far funzionare i tre impianti. Due si vorrebbe collocarli in Val Borbera e uno nel Tortonese. Ma ora la trattativa si è arenata dopo diversi incontri, circa dieci. “Il problema al momento riguarda soprattutto la Comunità Montana – dice Vittorio Risso, direttore di Gestione Acqua – al cui interno serve chiarezza specialmente sul futuro assetto istituzionale del territorio”. È infatti probabile che i dieci Comuni della Val Curone decidano di non far parte della futura Unione di Comuni montani. “In questa situazione – dice ancora Risso – chi tratta con noi non sa chi rappresenterà nei prossimi mesi. Certamente c’è da dirimere la questione della ripartizione dei ricavi ma è soprattutto come sarà governato il territorio della Terre del Giarolo e da chi ad aver fatto sospendere le trattative”.
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