Alessandria – È proprio vero che, come diceva Busseti Eugenio, la vita è una commedia. Uno finisce in un posto di sfigati e resta sfigato tutta la vita, un altro finisce in un altro posto e la sua vita sarà un’altra cosa. Come per i dirigenti, se uno finisce a fare il dirigente in Provincia ad Alessandria si trova lo stipendio decurtato dal presidente, se invece uno finisce a fare il dirigente in Comune, sempre ad Alessandria, se gli chiedono di andar via lui se ne va, ma siccome era dirigente in due posti diversi, se ne va da uno ma resta nell’altro con uno stipendio da cinema. È quello che è accaduto, per un verso ai dirigenti provinciali caduti sotto la mannaia del presidente Filippi, dall’altra a un dirigente d’una partecipata del Comune di Alessandria, che non è stato toccato… nel portafoglio. Piercarlo Bocchio, direttore Amiu e Aral, secondo il mio amico Louis Cyphre è stato sollecitato dalla sindaca e dall’assessore Bianchi a dare le dimissioni, e lui le ha date, solo che si è dimesso solo da Amiu dove non era pagato, ma si è ben guardato di dimettersi anche da Aral, così adesso Bocchio prende sempre gli stessi soldi (circa 180.000 euro all’anno) ma lavora la metà. Naturalmente per motivi di salute.
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