Niente pignoramento ieri mattina alle case di riposo di Morano e Pontestura, debitrici per oltre due milioni di euro nei confronti di Soggiorno Valleverde SRL. Da una parte ci sono i debiti di Orizzonti 3000 e dall’altra i colpevoli ritardi di Asl Al.
di Franco Traverso
Morano sul Po (AL) – Ieri mattina alle nove doveva esserci lo sfratto da parte dell’ufficiale giudiziario nei confronti della cooperativa Orizzonti 3000 presieduta da Francesco Cinelli, con sede legale ad Alessandria, che gestisce la Casa di Riposo. Sfratto che doveva essere ripetuto alla casa di risposo di Pontestura sempre gestita da Orizzonti 3000. Il motivo del provvedimento giudiziario è che Cinelli e la sua cooperativa non pagano gli affitti da mesi alla Soggiorno Valleverde SRL proprietaria delle strutture in oggetto per un debito accumulato di oltre due milioni di euro. Tuttavia, per il fatto che dentro i due ospizi vivono alcuni anziani, non è stato possibile lo sgombero e alle 10,30 l’ufficiale giudiziario se n’è andato. Il presidente della Valle Verde, Antonio Pistarino, avrebbe garantito una soluzione, avvertendo preventivamente le cooperative Punto Service e Aco per un subentro seduta stante. Subentro che non ha avuto luogo in quanto a Orizzonti 3000 sono state concesse tre settimane di proroga. La struttura di Morano è accreditata per 50 posti, quella di Pontestura per 59, anche se gli anziani sarebbero in tutto una novantina. Francesco Cinelli presidente di Orizzonti 3000 ha preferito non rilasciare dichiarazioni.
Soggiorno Valleverde SRL è Società titolare di importanti Strutture residenziali per anziani in provincia di Alessandria. Il nuovo Consiglio di Amministrazione che si insediò nell’aprile 2010 ha, oltre i compiti ordinari propri di ogni organo di governance, come obbligo la tutela di rilevanti interessi di natura pubblica riguardanti gli investimenti di molte Imprese Sociali, oggi a garanzia della liquidazione della massa creditoria. È pertanto evidente che la prassi operativa di una Società di tal fatta non può e non deve conformarsi a procedure e modelli di comportamento che si possono definire spregiudicati di alcuni Operatori Sociali del nostro territorio, ma deve altresì adempiere a funzioni e compiti di particolare delicatezza. In tal senso già dall’ottobre 2010, la Soggiorno Valleverde SRL, avendo rilevato che l’affittuario delle sue strutture a seguito di precedente contratto, non provvedeva al pagamento dei canoni locatizi, aveva intentato non solo le azioni legali di recupero del credito ma anche una procedura amministrativa con l’ASL AL per il recupero delle licenze di esercizio delle Strutture (Casa Franzini di Casalcermelli, Soggiorno Valleverde di Casalino di Mombello, Residenza Vanni di Morano Po e Residenza Giallo Sole di Pontestura per circa 200 posti letto).
Non ottenendo riscontro dall’ASL AL, Valleverde SRL oltre alle azioni di tutela dei crediti si trovò costretta a richiedere per via giudiziaria la cessazione dei contratti col locatario moroso Cooperativa Sociale Orizzonti 3000, denunciando anche a più riprese alla giurisdizione quello che appariva una vera a propria depredazione di diritti privati e di cespiti destinati a finalità pubbliche. Alterne vicende giudiziarie portarono in via definitiva al recupero di una se pur minima parte degli affitti dovuti e al fermo giudiziario di ingenti somme presso soggetti terzi (in particolare la stessa ASL AL che dichiarò, se pur tardivamente, di porre in sicurezza, senza tuttavia versare le somme dovute ad Orizzonti 3000). Ad oggi Orizzonti 3000 è debitore verso Valleverde SRL di oltre 2.500.000 euro risultando sequestrati solo circa 500.000 euro. Nel contempo una sentenza del Tribunale di Alessandria dichiarava lo sfratto di Orizzonti 3000 dalle Strutture sopraccitate, anche se la mancata azione degli Organi di Vigilanza Amministativi /Asl Al) ha già comportato un danno gravissimo alla Società e soprattutto agli ospiti di due delle quattro Strutture (Valleverde di Casalino di Mombello e Franzini di Casalcermelli furono chiuse dal gestore e gli ospiti trasferiti in altre realtà con la riconsegna di immobili completamente inerti). Lo sfratto esecutivo disposto per ieri mattina riguardava solo le due strutture aperte rimaste. Per tempo Valleverde SRL aveva disposto tutti gli strumenti umani materiali e tecnici per un pieno subentro nelle due Strutture senza causare nessun nocumento agli ospiti alle famiglie e ai lavoratori e così era stato comunicato a tutti gli organi deputati per legge. Tuttavia ad oggi lo sfratto e il subentro di una nuova gestione ordinata e che poteva e potrà vantare della competenza dei migliori soggetti gestori esperti nel settore del territorio è stato rinviata per un’altro mese al 24 di ottobre in totale assenza dell’ASL e nell’assordante silenzio delle autorità di garanzia.
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