Sale la fronda a sinistra. Per Rita Rossa è sempre più difficile tenere insieme la coalizione.
Alessandria – I combattivi consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle non mollano la presa e marcano stretto la Giunta della sindaca Rossa. Dopo la loro astensione in Consiglio Comunale sulla Multiservizi “Costruire Insieme” e sull’insediamento residenziale di Valle San Bartolomeo, il voto contrario sul ritorno del porta a porta per Amiu voluto dalla Giunta ed il “non voto” sul dissesto (se ne sono andati sul loggione al momento del voto), ora i seguaci di Beppe Grillo chiedono alla sindaca Rita Rossa una moratoria sul Terzo Valico. I tre consiglieri grillini Andrea Camalleri, Angelo Malerba e Domenico Di Filippo hanno presentato una mozione da iscrivere all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale in cui si chiede espressamente che sia vietato il conferimento nelle cave alessandrine dei materiali scavati per il tunnel di valico (sono previsti non meno di un milione di metri cubi), nonché il transito dei camion che li trasportano. Ciò perché, secondo i presentatori della mozione, esiste il rischio che lo smarino contenga amianto nonché sostanze inquinanti utilizzate nelle operazioni di scavo della linea ferroviaria. Che l’amianto ci sia è testimoniato, ad esempio, a pagina 15 nella delibera 59/2005 di approvazione del Terzo Valico da parte del Consiglio Provinciale di Alessandria, e la pericolosità degli additivi stabilizzanti è citata a pagine 17 e 18 nella analoga delibera 22-1811/2005 della Giunta Regionale del Piemonte. Rita Rossa non risponde e non si sa cosa risponderà in Consiglio, in quanto lei, insieme al segretario provinciale del PD Daniele Borioli hanno dichiarato pubblicamente di essere favorevoli al Terzo Valico. Ma il Terzo Valico comporta l’attivazione di almeno due discariche nella nostra città, quella del quartiere Cristo, una nella ex-cava in località Cascina Clara e Buona e l’altra sulla sinistra idrografica della Bormida vicino al viadotto della autostrada A26 (casello di Alessandria Sud). Altre due sono a Spinetta Marengo, oltre la ferrovia, in località Cascina Bolla (in fondo a via Levata) e in località Cascina Guaracca. Delle quattro discariche le prime tre sono state indicate come prioritarie dal CIPE. Dovranno contenere ben un milione di metri cubi tra terra, roccia, amianto e additivi “schiumogeni” stabilizzanti provenienti dal Terzo Valico, il che comporta un transito ininterrotto di circa 150.000 camion che viaggerebbero per anni, a tutte le ore, giorno e notte.
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