la Redazione
Alessandria – Stamane abbiamo pubblicato un articolo di cronaca che raccontava della disavventura di una donna di Sale che, in vacanza a Londra, essendo stata derubata dei soldi e dei documenti, ha chiesto ad amici tramite e-mail di essere finanziata per rientrare a casa (ib.: in cronaca: SENZA SOLDI E SENZA DOCUMENTI UNA TURISTA DI SALE È “PRIGIONIERA” A LONDRA). Un lettore ci ha però messo in guardia perché pare che in questo periodo le vicende simili a quella signora di Sale si moltiplichino e qualcuna di esse si è dimostrata essere una truffa. Noi non vogliamo dire che la signora di Sale sia una truffatrice, anche perché non ci è dato sapere come si chiama, ma il dubbio resta e a questo proposito riprendiamo un articolo pubblicato tre giorni fa su La Nuova Sardegna a firma Elia Sanna che descrive un caso analogo al nostro.
Oristano – Nuove insidie si aggirano sul web. Anche una decina di oristanesi sono rimasti vittime di una truffa attraverso delle e-mail fasulle. In soldoni, i malviventi internazionali dopo avere copiato la mailing list dell’ignara vittima di turno inviano apposite richieste di aiuto. Purtroppo sono già tanti quelli che sono caduti nella trappola: dopo avere ricevuto quella e-mail convinti di aiutare l’amico in difficoltà, infatti, hanno pagato senza accorgersi della truffa.
Sarebbero una decina gli Oristanesi che hanno presentato ad oggi delle denunce contro i soliti ignoti. Quattro di loro ci avrebbero anche rimesso dei soldi. La Polizia postale ha avviato le prime indagini accertando che i truffatori sarebbero nordafricani. Tra i truffati ci sarebbero dei medici, alcuni professionisti e anche un politico. Come detto, la trappola è mirata soprattutto agli amici e ai conoscenti della persona alla quale vengono trafugati i dati sensibili, in questo caso le e-mail personali della rubrica. Una volta scaricato l’elenco i malviventi informatici lo eliminano dal computer e mettono in atto l’abile truffa.
«Spesso con le e-mail trappola vengono inviati messaggi dai toni drammatici di aiuto – ha spiegato la polizia delle telecomunicazioni –: “aiutami sono in difficoltà, sono all’estero e sono rimasto senza contanti”, oppure “ho perso i documenti”, o peggio ancora “sono rimasto vittima di un furto e mi trovo nell’impossibilità di pagare il soggiorno”. Qualcuno purtroppo è cascato facilmente nella trappola quando ha letto quella richiesta di aiuto da un amico o un parente. Ma qualcuno ha scoperto anche la truffa – hanno aggiunto dalla polizia delle telecomunicazioni – è infatti bastata una telefonata all’amico per scoprire che non si trovava all’estero ma bensì a casa sua».
E’ facile intuire che la nuova truffa può raggiungere tantissimi potenziali vittime, molti hanno infatti nelle proprie rubriche centinaia di indirizzi e-mail utilizzate soprattutto per lavoro. Non è un caso che le prime vittime truffate sono stati dei professionisti, come medici o ingegneri. «E’ sufficiente leggere con attenzione la posta comunque per evitare di finire vittime di questi raggiri – ha spiegato la polizia delle telecomunicazioni – l’e-mail spesso è differente dalla solita, è scritta in un italiano decisamente scarso, e contiene le indicazioni per l’invio di denaro».
Nella “missiva” vengono poi riportate le indicazioni bancarie dove effettuare il relativo versamento. La nuova truffa è venuta alla luce recentemente attraverso un giornalista che lavora in un quotidiano della penisola. Dopo avere ricevuto la richiesta di aiuto di un amico del cuore, lo ha rintracciato proprio attraverso la sua e-mail ed ha quindi avvisato la polizia. “Occorre essere prudenti e bisogna diffidare dalle e-mail sospette e non si conoscono – spiegano alla Polizia postale – quando si hanno dei dubbi è preferibile avvisare subito le autorità».
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