Che bel caldo. Ieri c’erano 35 gradi ed oggi posso finalmente togliermi la pelliccia di opossum, la più calda che ci sia. Per uno come me, abituato al fuoco eterno, questo tepore è un toccasana.
Louis Cyphre. Bafometto, prendi la macchina che andiamo a trovare il mio amico Guenna.
Salgo in macchina e in cinque minuti arriviamo.
Suono.
Mi apre.
Entro.
Guenna. Ma sei di nuovo qui?
Louis Cyphre. Sai Guennone, mi stavo annoiando in quella enorme villa che ho comprato di fianco al cimitero. Dopo un po’ che parlo coi morti mi scoccio. Loro dicono sempre se stesse cose, sono noiosi da morire… appunto. Dì’ un po’ Guennone, cosa accade ad Alessandria?
Guenna. Ah, se è per questo qui siamo tutti vivi e vegeti. Qui non ci si annoia. Tutti i giorni ce n’è una!
Louis Cyphre. Mi hanno detto che la sindaca in due mesi ha fatto tanto casino che neanche Fabbio in cinque anni è riuscito a fare.
Guenna. Diciamo che Rita Rossa si difende bene.
Louis Cyphre. Raccontami un po’ cos’è successo all’Amag, che voglio farmi quattro risate.
Guenna. Semplice. Con piglio risoluto sono arrivati Rita Rossa, Pietro Bianchi e Paolo Zaccone e… zac, hanno decapitato il Cda. Solo che al posto dei membri precedenti, che erano rappresentanti dei comuni facenti parte del consorzio dell’acqua e del gas, hanno messo solo dei mandrogni, ed i sindaci dei paesi consorziati, capeggiati dal sindaco Bertero di Acqui, hanno fatto una levata di scudi.
Louis Cyphre. Ah,ah,ah,ah,ah…, che bello. Se ho capito bene hanno nominato un Cda che non rappresenta nessuno. È così?
Guenna. Esatto. Infatti Pietro Bianchi e Paolo Zaccone hanno conteggiato le quote, ma non hanno preso in considerazione il fatto che in una partecipata come Amag bisogna considerare anche gli aspetti politici che si rifanno al principio della rappresentanza in base alla zona di appartenenza, per cui se da una parte le quote sono al 74% della città di Alessandria, non si può ignorare il fatto che il restante 26% è degli altri comuni consorziati che in ogni caso devono essere rappresentati nel Cda, ma soprattutto che Amag agisce in un territorio amplissimo, a sud di Alessandria, che deve avere delegati da ogni parte nella stanza dei bottoni.
Louis Cyphre. E adesso cosa succede?
Guenna. Temo che dovranno mettersi a tavolino e mediare con tutti i comuni per cui dovranno dare vita ad un Cda diverso.
Louis Cyphre. E poi cos’ha combinato la bionda?
Guenna. Eh, la bionda, per esempio, non ha ricevuto i rappresentanti sindacali dei dipendenti ATM in agitazione. Per ben due volte le RSU-USB con a capo il mio amico Maccarino hanno chiesto di essere ricevute dalla sindaca, ma la sindaca non ha neppure risposto. In compenso ha convocato CGIL, CISL, UIL che non c’entravano un fico secco.
Louis Cyphre. AAAh,ah,ah,ah,ah! Che meraviglia! E poi?
Guenna. E poi sono andati tutti dal prefetto che intanto aveva pronto il dossier per il commissariamento. La maggioranza, sicura del fatto che il prefetto Amelio avrebbe presentato a giorni domanda di commissariamento al Ministero degli Interni, ha approvato il dissesto in attesa dei tre commissari prefettizi ormai certi. Solo che Amelio, poverino, è morto in un incidente stradale, non ha nominato nessuno e la giunta è rimasta a metà del guado.
Luois Cyphre. Quindi?
Guenna. Quindi le banche hanno chiuso i rubinetti anche per la gestione corrente. Una volta nelle compagnie di avanspettacolo si diceva: bambole, non c’è una lira!
Louis Cyphre. Aaaaah,ah,ah,ah,ah. Che bel casino. Aaah,ah,ah,ah,ah. E ora i soldi dove li prendono?
Guenna. È una bella domanda. Non lo so.
Louis Cyphre. E poi, e poi?
Guenna. In città si soffre. L’altro giorno una famiglia di marocchini sfrattata s’è accampata in municipio davanti all’ufficio della sindaca…
Louis Cyphre. Aaaaaaaaah, aaah, ah,ah,ah!!!
Guenna. Luois non ridere troppo che ti viene un infarto…
Louis Cyphre. Aaah, ah…, non riesco a tenermi. Aspetta che prendo fiato. Racconta che questa me la segno.
Guenna. La famiglia di extracomunitari, marito, moglie e due figli piccoli, è stata sfrattata perché non pagava l’affitto. L’assessore al welfare Ivaldi li ha sistemati da qualche parte con la promessa che si sarebbe interessato alla cosa. Solo che dopo una settimana tutto era rimasto come prima e allora i quattro marocchini, assistiti dall’associazione Rete per la Casa hanno piantato una tenda nell’androne davanti all’ufficio del sindaco…
Louis Cyphre. Aaaaaaaah, aaaah, aah, ah, ah, uuuuuh, uuuh, uuh, uh, uh, uh, iiiiiiiih, iiih, iih, ih, ih, ih, ahiu ahiu ahiu, ohi ohi ohi…, aiuto aiuto! aaah, ah, ah, ah…
Guenna. Cosa fai, non mi muori mica qui adesso Louis. Tieni bevi un po’ d’acqua.
Louis Cyphre. Io non muoio lo sai. Che bella città Alessandria. Ho fatto proprio bene a venirci a stare. Ora vado, ho riso abbastanza per oggi. Ciao Guenna, alla prossima.
Guenna. Ciao Louis.
Me ne sono andato e, una volta fuori ho visto Bafometto, che aveva origliato ed aveva sentito tutto, che si rotolava per terra dal ridere.
Louis Cyphre. Baphometto cosa fai! Andiamo!
Una volta in macchina pensavo a quel che mi aveva raccontato il Guennone. Roba da matti!
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