Alessandria – Il consorzio di cui era presidente è fallito e lui, per il pm, avrebbe messo in tasca 90.000 euro prelevati dalla cassa contribuendo al dissesto dell’ente. A dover rispondere di peculato è il “dottor” Fabio Faccaro, laureato per finta perché aveva dichiarato di essersi addottorato in economia e commercio alla Cattolica di Milano al fine di essere nominato per titoli presidente della Centrale del Latte dalla sindaca leghista Francesca Calvo, ma laureato non era, tant’è che l’allora settimanale Cittadella, che era scritto da noi di Alessandria Oggi (eravamo già sulle barricate quindici anni fa) l’aveva smascherato. È stato un leghista di primo piano, già segretario del Carroccio mandrogno, membro del Cda di Amag per conto della Lega, presidente della Centrale del Latte, vicepresidente del Ciss sempre in quota Lega Nord e finalmente presidente dell’associazione Gestione Risorse Consortili (Ge.Ri.Co) divenendone anche in questo caso presidente. Secondo l’accusa che lo ha portato in giudizio per peculato, si sarebbe impossessato, attraverso diversi prelievi, di 90.000 euro. Ge.Ri.Co. era un consorzio con sede a Valenza cui aderivano sia Comuni (tra cui Terruggia, Lu, Rivarone) che enti (tra cui il Ciss), mentre le rette erano conferite da case di riposo e fondi pubblici. Due componenti del consiglio direttivo, nutrendo dubbi circa la regolarità dei conti correnti su cui Faccaro era delega to a operare, chiesero spiegazioni: il presidente rassicurò che avrebbe messo a posto tutto. Poi c’è stata la denuncia in procura. All’udienza Faccaro non c’era anche se il processo è ormai alla fine col pm Giancarlo Vona che ha chiesto per lui una condanna a sei anni di reclusione. Il 5 aprile prossimo è prevista la replica del difensore Brigandì.