Alessandria (Anna Briano) – Ancora una volta abbiamo letto una notizia falsa riportata dai soliti fogli e data per vera. La notizia è che l’università del Piemonte Orientale (Alessandria, Novara e Vercelli) nel 2016 si piazzerebbe al decimo posto tra gli atenei italiani guadagnando tre posizioni rispetto all’anno precedente. La classifica riguarda il settore della ricerca e allora siamo andati a controllare. Nel sito dell’Università presa in esame si legge che la graduatoria si riferisce al 2010 ed è stata pubblicata in rete nel 2013: “Nel luglio 2013 l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) ha presentato i risultati della Valutazione della Qualità della Ricerca per il periodo 2004-2010. Si è trattato di un imponente esercizio di valutazione della ricerca che ha riguardato 95 Università ed altri 38 enti di ricerca. Quali sono stati i risultati per il nostro Ateneo? Ottimi. L’UPO si è classificata al quarto posto fra gli atenei statali di medie dimensioni”.
Naturalmente che nel 2010 l’università del Piemonte Orientale fosse arrivata quarta lo dicono loro e non si fa riferimento al fatto che la nuova classifica la vedrebbe per il 2016 al decimo posto.
La cosa non ci è sembrata del tutto chiara e, da cronisti, abbiamo controllato, e abbiamo scoperto che, ma guarda un po’, non è come ce la raccontano.
Lasciando perdere la “Ricerca” che è assimilabile in tutte le graduatorie del mondo, compresa quella ufficiale per l’Italia che è del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali), alla voce “Borse e Contributi”, la classifica generale ufficiale degli atenei italiani per il 2016 è quella pubblicata sotto e vede l’università del Piemonte Orientale nella zona bassa della graduatoria, al 38° posto su 58 università statali, distaccata di ben 17,4 punti dalla prima che è quella di Trento e di soli 12,4 punti dall’ultima che è quella di Napoli Parthenope.
Sempre per il Censis (La Repubblica) l’università Avogadro del Piemonte Orientale si piazza al quattordicesimo posto, ovvero quartultima, nella graduatoria degli atenei di medie dimensioni.
Ma il solito foglio insiste: “Per il Piemonte Orientale è la prima volta nella top ten della classifica annuale delle università”.
Insomma, non c’è verso, i conti non tornano e allora, per farli giusti, dopo esserci affidati al Censis per l’Italia, abbiamo fatto la stessa cosa con QS (Quacquarelli Symonds), una società britannica che si occupa di servizi per studenti universitari in tutto il mondo. Nell’ultimo QS World University Rankings, l’annuale classifica delle università migliori del mondo, le università italiane nel 2016 spariscono letteralmente. La migliore è il Politecnico di Milano che si piazza al 183° posto, poi abbiamo Bologna (208), La Sapienza di Roma (223), Torino Politecnico (305), Padova (338), Statale Milano (370), Pisa (431), Trento (441), Firenze (451) e Roma Tor Vergata (481). Figuriamoci che fine può aver fatto l’ateneo mandrogno-vercellese!
La classifica di QS è una delle più importanti al mondo sulle università, insieme all’Academic Ranking of World Universities e ai Times Higher Education World University Rankings, e prende in considerazione le 900 principali università del mondo. Per valutarle si basa su sei diversi fattori: per il 40% conta la reputazione accademica, calcolata chiedendo a migliaia di persone del mondo accademico (quest’anno sono state 74.651) di indicare le università più importanti dal punto di vista della ricerca nel proprio campo; il secondo fattore, che conta al 10%, è la reputazione tra i datori di lavoro: ne sono stati intervistati 37.781 che hanno detto da quale università provengono i migliori laureati; il terzo fattore, che ha un peso del 20%, tiene conto del numero di persone che lavorano nell’università in rapporto al numero di studenti; il quarto fattore, che ha un peso del 20%, valuta le citazioni sulle pubblicazioni scientifiche degli articoli e degli studi pubblicati dalle varie università: sono stati analizzati oltre 10 milioni di pubblicazioni risalenti agli ultimi cinque anni e il punteggio finale tiene anche conto di quanto è grande l’università, per evitare che quelle più grandi siano avvantaggiate. Gli ultimi due fattori, che incidono per il 5% ciascuno, valutano la percentuale di studenti e di docenti stranieri nell’università. Le prime tre università in classifica sono statunitensi – al primo posto c’è il Massachusetts Institute of Technology – e le prime non straniere sono le università di Cambridge e Oxford, entrambe britanniche, al quarto e al sesto posto. La prima in classifica a non essere né statunitense né britannica è il Politecnico federale di Zurigo, in Svizzera. Nelle prime venti posizioni ci sono anche due università di Singapore.
GRADUATORIA INTERNAZIONALE QS
Le prime venti università in classifica
1) Massachusetts Institute of Technology (MIT) – Stati Uniti
2) Stanford University – California, Stati Uniti
3) Harvard University – Massachusetts, Stati Uniti
4) University of Cambridge – Regno Unito
5) California Institute of Technology (Caltech) – Stati Uniti
6) University of Oxford – Regno Unito
7) UCL (University College London) – Regno Unito
8) Politecnico federale di Zurigo – Svizzera
9) Imperial College London – Regno Unito
10) University of Chicago – Illinois, Stati Uniti
11) Princeton University – New Jersey, Stati Uniti
12) Università nazionale di Singapore (NUS) – Singapore
13) Università di tecnologia Nanyang (NTU) – Singapore
14) Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) – Svizzera
15) Yale University – Connecticut, Stati Uniti
16) Cornell University – New York, Stati Uniti
17) Johns Hopkins University – Maryland, Stati Uniti
18) University of Pennsylvania – Stati Uniti
19) The University of Edinburgh – Regno Unito
20) Columbia University – New York, Stati Uniti
Le prime dieci università italiane in classifica
183) Politecnico di Milano
208) Università di Bologna
223) Università la Sapienza di Roma
305) Politecnico di Torino
338) Università di Padova
370) Università di Milano
431) Università di Pisa
441) Università di Trento
451) Università di Firenze
481) Università di Roma Tor Vergata