Situazione surreale ad Alessandria, dove la confusione aumenta. Ma i debiti del Comune non sono un’invenzione e i creditori aspettano. Le reazioni dello stesso sindaco Fabbio, di Corrado Parise (Corrado Parise per Alesandria) e di Gianni Ivaldi (PD) alla decisione della Corte dei Conti di rinviare tutto a maggio. Il Comune deve presentare nuova documentazione prima del voto. La decisione della Corte cadrebbe dopo la consultazione elettorale.
Alessandria – La Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti ha inviato nel pomeriggio, 24 ore dopo l’adunanza di ieri, l’ordinanza relativa. È stata richiesta altra documentazione per ulteriori approfondimenti, da consegnare entro il 4 maggio, non ritenendo la medesima Sezione di avere finora acquisito i dati aggiornati in relazione alla situazione finanziaria del Comune.
“Innanzitutto va rimarcato che si tratta di un’ordinanza e non di una pronuncia. Noi – commenta il sindaco Piercarlo Fabbio – ribadiremo le convinzioni sostenute fino a ora. Il materiale necessario sarà assemblato e probabilmente accompagnato da una memoria che spieghi quanto richiesto. Evidenziamo, comunque, l’orientamento nella direzione di un monitoraggio costante. E’ da novembre che stiamo lavorando intensamente e con attenzione, continueremo. Un conto è fare amministrazione pubblica, un altro campagna elettorale su temi che richiedono una competenza che, invece, alcuni, in questi mesi, hanno dimostrato di non avere, affidandosi solo a slogan e battute, che però sono stati purtroppo raccolti come pura verità”. Per Corrado Parise, candidato sindaco della lista Corrado Parise per Alesandria si tratta dell’ennesimo rinvio: “Invece di fare la chiarezza che tutti gli alessandrini attendevano, questa decisione della Corte dei Conti aumenta a dismisura la confusione e il pericolo. Non si capisce – ha dichiarato Parise – perché la Corte dei Conti chieda ulteriore documentazione e fissi il termine in piena campagna elettorale, a due giorni dal voto. Una decisione grave – aggiunge Corrado Parise – per le conseguenze politiche e finanziarie. A Torino e ad Alessandria discutono e guardano carte da un anno intero, mentre le aziende falliscono e i creditori non vedono un euro”. Per il politico alessandrino non si capisce perché bisogni attendere un mese per per decidere di aver bisogno di nuova documentazione. “Un’ennesima presa in giro – aggiunge Parise -, che sta bene a quanto pare anche all’opposizione. Un balletto irresponsabile sulla pelle degli alessandrini, che hanno il sacrosanto diritto di sapere cosa succede alla città e alle loro tasche. Francamente – ha concluso – non ci si capacita di tanta indifferenza alle sofferenze di interi pezzi della città e alle regole minime di uno stato di diritto”. Per Gianni Ivaldi capogruppo del PD ci sono gravi ritardi da parte della Giunta: “Riconosciamo e rispettiamo il grande lavoro, i tempi e la necessità della Corte dei Conti – ha detto l’esponente del PD – di avere un quadro complessivo chiaro sulla situazione economica e finanziaria disastrosa del Comune di Alessandria, la Corte continua, infatti, a chiedere documenti che questa amministrazione avrebbe già dovuto consegnare da tempo. I fatti sono evidenti e i debiti non sono stati cancellati, è necessario, comunque, un intervento tempestivo, la situazione sta precipitando e si aggrava ogni giorno sempre più”.
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