La Guardia di Finanza di Alessandria ha “scovato” un altro maxievasore fiscale. Stavolta si tratta di un antiquario che non ha mai dichiarato nulla al fisco. Milionaria la sua evasione. Ora rischia fino a tre anni di carcere.
Alessandria – Sotto la spinta del Governo-Monti proseguono gli accertamenti della Guardia di Finanza “a caccia” di evasori fiscali. Ieri nelle maglie sempre più strette della giustizia amministrativa è rimasto un imprenditore alessandrino che esercitava abusivamente – non avendo mai provveduto alla previste comunicazioni all’autorità comunale – l’attività di commercio al dettaglio di cose antiche e usate, non dichiarando nulla al fisco e sottraendosi totalmente al pagamento delle imposte dovute. L’hanno scoperto i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Alessandria che sono poi riusciti, nel corso di approfondite indagini finanziarie, a quantificare in oltre 3 milioni e 600 mila euro gli importi evasi dall’imprenditore negli ultimi cinque anni di attività. L’operazione scattava a conclusione di indagini concluse felicemente anche grazie alle risultanze acquisite dall’Anagrafe Tributaria, dalla quale emergeva come l’antiquario si fosse finora limitato a dichiarare all’Erario le sole rendite immobiliari e avesse invece nascosto ogni evidenza relativa alla propria attività imprenditoriale. All’esito della verifica fiscale, lo stesso è stato quindi segnalato all’Autorità Giudiziaria per il reato di infedele dichiarazione, punito con la reclusione da uno a tre anni, e all’Agenzia delle Entrate per il recupero a tassazione delle somme evase. All’imprenditore è stata inoltre contestata la mancata richiesta di autorizzazione all’esercizio di antiquario, violazione questa soggetta alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 154,00 a 1.032,00 euro.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.