Come Francesca Calvo si era allontanata dalla Legha per avvicinarsi a Rutelli, così il figlio volta le spalle al Carroccio per avvicinarsi a Fabbio. E la Lega lo espelle.
Alessandria (m.c.) – Buon sangue non mente. Come la tanto celebrata Francesca Calvo che della Lega ha dimostrato di non condividere granché visto che nel secondo dei due mandati da sindaco si è smarcata con una sua lista e con un avvicinamento molto più che formale a Francesco Rutelli, così il figlio si smarca e cambia casacca. La vicenda che riguarda Francesca Calvo, per i leghisti dalla memoria corta, è avvenuta nel 2001 quando il politico romano è stato proposto dalla coalizione di centro-sinistra, L’Ulivo, quale candidato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri contro Berlusconi che lo ha poi sonoramente battuto. Se Francesca Calvo abbandonava la Lega per aderire informalmente ad una coalizione di sinistra, oggi suo figlio abbandona di fatto la Lega, che poi lo ha espulso (è uno dei tanti espulsi), per aderire ad una coalizione conservatrice, neodemocristiana, pasticciona e pelosa come quella di Fabbio & C. Infatti il direttivo provinciale della Lega Nord, fa sapere che nella riunione di lunedì 16 gennaio 2012 “visti i ripetuti comportamenti in palese violazione delle direttive impartite dalla Segreteria di Alessandria e dal Direttivo Provinciale”, ha espulso Davide Buzzi Langhi dal Movimento. Rispetto alla più conosciuta madre, Davide Buzzi Langhi ci sembra abbia fatto una mossa più contenuta e di polarità diversa, muovendosi nell’ambito dell’area politica di appartenenza, il centro-destra, anche se, cinicamente, potrebbe usare l’immagine della madre presentandosi alle amministrative candidato sindaco proprio nella Lista Calvo, stavolta, a differenza di undici anni fa, collocata a destra. Come dire, un marchio per tutte le stagioni. E per tutti gli schieramenti.
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