SU ETERNIT LO SCONTRO È SOLO MEDIATICO E POLITICO, BISOGNA CERCARE SOLUZIONI VERE
Cogliamo l’occasione di alcuni articoli apparsi in questi giorni su La stampa a proposito della vicenda Eternit di Casale Monferrato, per stigmatizzare le inesattezze riportate e soprattutto lo spirito inutilmente polemico e contraddittorio con cui questi, così come altri interventi a mezzo stampa, sono stati pubblicati in queste settimane.
Il Coordinamento Cittadino del PDL dichiara: “Chiunque abbia assistito alla trasmissione “L’Infedele” lunedì sera si sarà reso conto che non c’è stato alcuno scontro, in chiusura di trasmissione Gad Lerner ha invitato il Ministro Balduzzi e il Sindaco Giorgio Demezzi a confrontarsi ancora sul tema dell’offerta di transizione da parte dell’imputato svizzero nel processo Eternit. Il Ministro era intervenuto nei giorni scorsi invitando il Sindaco a riconsiderare l’offerta, cosa che ci ha portati ad interpretare tale intervento come un concreto (finalmente!) interessamento dello Stato per risolvere l’emergenza sanitaria e ambientale della nostra città. Naturalmente il Sindaco ha colto l’occasione della trasmissione per sollecitare il Ministro a farsi parte attiva per garantire alla nostra comunità quelle risorse indispensabili a far partire seriamente la ricerca sul mesotelioma e a completare la bonifica. Cosa che renderebbe meno arduo dover rinunciare ora ad una somma di denaro, immediata e certa, che potrebbe risollevare le sorti di Casale Monferrato, portandola finalmente ad uscire dalla spirale di rischio e di malattia in cui è rimasta intrappolata per troppo tempo. Questo senza scontri e senza ricatti, ma in un clima di civile confronto istituzionale”. “Dove sarebbe il ricatto? – ci chiediamo . – E’ piuttosto evidente che qualunque sia l’atteggiamento di questa Amministrazione, di orientamento alla transazione o di spinta e sollecito verso le istituzioni statali, si sprecano insulti gratuiti, a puri fini di attacco politico, mentre noi abbiamo sempre cercato, in tutta questa vicenda, di tenere la politica fuori da ogni considerazione di merito”.
“Nessun accordo è ancora stato firmato – prosegue il Coordinamento PDL – né in un senso e né in un altro. Il “gioco delle tre carte” forse lo fa chi strumentalizza il dolore dei famigliari delle vittime per portare avanti una battaglia meramente politica, dimenticando, a proposito di “numeri che non tornano” che quasi ottocento famiglie hanno già firmato individualmente la transazione con Schmidheiny, assistiti in queste pratiche proprio dall’Afeva, l’associazione che li rappresenta, e che si è posta come interlocutore unico dell’imputato per queste transazioni”.
“E arriviamo al tema giustizia. Che in alcuni articoli viene posto come differenziale tra le aspettative dei cittadini di Casale Monferrato e gli obiettivi di questa Amministrazione. Abbiamo detto e ribadito che la giustizia farebbe comunque il suo corso, che per l’imputato non vi sarebbe alcuno sconto di pena in caso il Comune, così come hanno fatto i famigliari delle vittime, si ritirasse da parte civile nel processo, e che questo risarcimento consentirebbe di disporre di risorse certe e immediate, cosa non ipotizzabile in caso si procedesse con il processo civile (istituito appunto per ottenere un risarcimento) nei diversi gradi di giudizio che seguiranno la sentenza del prossimo 13 febbraio. E’ semplicemente ridicolo, oltre che palesemente falso e strumentale, continuare a ribadire che la costituzione di parte civile ha un ruolo nel giudizio penale verso gli imputati. Per quanto riguarda la congruità della cifra ipotizzata, non è l’Amministrazione Comunale a doverne dare conto. La cifra stabilita come richiesta, sulla base delle valutazioni di danno economico per la città, era di 30 milioni di euro per entrambi gli imputati. Offrire una transazione di 18.3 milioni da parte di uno solo degli imputati significa semplicemente attenersi a quanto stabilito. La congruità “morale” della cifra evidentemente non potrebbe esistere nemmeno se a questo numero aggiungessimo qualche zero. Utilizzare questo argomento, ancora una volta, significa sfruttare il dolore di chi soffre, dimenticando completamente il problema vero, che è quello di dare una risposta concreta e tempestiva alle speranze di chi dipende dalla ricerca per aumentare la propria aspettativa di vita”.
“I Consiglieri che hanno votato a favore del documento di indirizzo che prevedeva l’accettazione dell’offerta sono persone stimabili di questa città, che hanno vissuto sulla propria pelle il dramma Eternit, e che hanno deciso con coraggio e senza false ipocrisie di scegliere la strada della concretezza per uscire dall’emergenza, ed è avvilente, questo sì, assistere al massacro mediatico nei confronti loro e di tutta l’Amministrazione Comunale, strumentalizzando l’emotività e il dolore di persone che hanno sofferto e continuano a soffrire per questo dramma. Ora, se anche grazie alle sollecitazioni che questa Amministrazione riuscirà a portare nei confronti dei Ministri della Salute, dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico riusciremo ad avere garanzie di un intervento concreto e programmabile da parte dello Stato per aiutarci ad uscire dalla crisi e per ridare speranza a chi si è ammalato e a chi purtroppo potrebbe ammalarsi in futuro, l’Amministrazione stessa sarà pronta, come più volte detto dal Sindaco, a riconsiderare l’offerta dell’imputato svizzero e a rinunciare al risarcimento che viene offerto alla nostra città e che comunque è stato negoziato al fine di non riconoscere mai, in nessuna forma, un gesto filantropico a chi si è macchiato di una colpa tanto grave”.
IL COORDINAMENTO COMUNALE PDL
Nicola Sirchia, Paolo Cardettini
IL COORDINAMENTO PROVINCIALE PDL
Massimo Berutti, Marco Botta
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