Sestri Levante (GE) — Ieri mattina nell’alloggio di Via Antica Romana Occidentale Gian Paolo Bregante, 74 anni, comandante di navi in pensione, ha ammazzato la moglie Cristina Marini, 72 anni, e poi si è costituito ai Carabinieri dicendo: “Non voleva più prendere le medicine per la depressione, ho posto fine alla sua sofferenza”. Un colpo alla testa in cucina, poi passata al setaccio dalla Scientifica. I militari hanno portato via la pistola, regolarmente detenuta dall’uomo e anzi, il cui rinnovo è di soli due mesi fa, e hanno sequestrato alcuni medicinali trovati in casa. Un solo colpo di revolver per mettere fine alla vita di Cristina. Gli inquirenti hanno sentito anche l’unico figlio della coppia, accompagnato dalla moglie nella caserma di Via Val di Cànepa, ma è presumibile che vengano chiamati ancora dagli investigatori. Poi i vicini di casa, e chiunque abbia sentito rumori o possa raccontare di eventuali liti passate. E soprattutto, personale medico che possa confermare di aver diagnosticato alla donna una qualche forma di depressione, e di conseguenza abbia indicato una cura o prescritto l’assunzione di farmaci specifici.