Torino – Fonti della Questura confermano che della trentina di fermati e identificati dopo i tafferugli di ieri mattina solo due o tre sono studenti, peraltro fuoricorso, del Politecnico. Il corteo finito a botte era contro il convegno dei ministri a Torino.
Dopo gli scontri con la polizia della mattinata, un gruppo di una decina di ragazzi e ragazze hanno fatto irruzione al solito grido di “Palestina libera” nel Castello del Valentino di Torino, dove è in corso la Conferenza degli addetti scientifici e spaziali. I ministri Tajani, Bernini, Lollobrigida e Pichetto avevano già lasciato l’edificio dopo aver partecipato alla sessione mattutina del convegno. La maggior parte dei ragazzi – che affermavano di essere studenti del politecnico di Torino – è stata bloccata prima dell’ingresso nel Salone d’Onore, dove si attendeva la ripresa pomeridiana dell’evento. Solo una ragazza è riuscita ad entrare con una bandiera palestinese. “Prendete posizione contro un genocidio contro il popolo palestinese e il popolo curdo”, ha gridato la ragazza che è riuscita ad entrare nel salone. “Non vogliono interrompere gli accordi con Israele e voi state qui a discutere mentre c’è gente che muore”. Intanto sono sette i poliziotti rimasti contusi durante i tentativi di sfondamento da parte dei manifestanti. Ai tafferugli hanno preso parte esponenti del centro sociale Askatasuna. Gli identificati sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.