Roma (Ansa) – Israele “estenderà la sua offensiva al nord e aumenterà gli attacchi” contro gli Hezbollah. Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant in un incontro al Comando nord dell’esercito. Gallant ha aggiunto che l’azione di Israele “sta diventano più offensiva che difensiva e arriveremo ovunque Hezbollah si trovino. Beirut, Baalbek, Tiro, Sidone e per tutta la lunghezza del confine: e in posti più lontani, come Damasco”. Oggi infatti Israele ha colpito vicino ad Aleppo, in Siria dove, secondo un ong, i morti sono 42, tra cui un alto comandante di Hezbollah. Il Ministero della Difesa siriano aveva affermato che diversi civili e militari sono stati uccisi in seguito ad attacchi dell’esercito israeliano e di un gruppo militante nella città settentrionale. L’Osservatorio siriano per i diritti umani parla da parte sua di circa 30 morti. I raid aerei israeliani contro diverse aree nelle campagne circostanti Aleppo sono avvenuti “in concomitanza” con un attacco di droni contro civili che il dicastero ha descritto come condotto da “organizzazioni terroristiche” della città di Idlib, secondo quanto riportano diversi media arabi. Il governo siriano non ha fornito al momento cifre sul numero delle vittime. Una fonte militare ha detto all’agenzia di stampa ufficiale Sana che “verso l’1:45 il nemico israeliano ha lanciato un attacco aereo dalla direzione di Athriya, a sudest di Aleppo”, aggiungendo che “civili e personale militare” sono stati uccisi e feriti nell’attacco. In risposta agli attacchi israeliani in Siria, nei quali, secondo fonti locali, sono stati uccisi combattenti di Hezbollah, il movimento armato libanese ha annunciato di aver sparato alcuni missili Burkan contro una base militare israeliana in Alta Galilea. La tv al Manar dello stesso Partito di Dio libanese afferma di aver colpito la base di Biranit, sede della 91ma divisione dell’esercito di Israele a ridosso della linea del fronte, poco distante dal villaggio cristiano libanese di Rameish. D’altra parte, l’esercito israeliano ha confermato l’uccisione in un raid nell’area di Bazouriye in Libano di “Ali Abed Akhsan Naim, vicecomandante dell’unità che si occupa del lancio di razzi di Hezbollah”. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui l’uomo “era considerato una significativa fonte di conoscenza per l’organizzazione terroristica e leader nel campo dei razzi”. “Era anche – ha continuato la stessa fonte – uno dei leader per il lancio dei razzi a testata pesante e responsabile della conduzione e della pianificazione di attacchi contro civili israeliani”. Successivamente, Hezbollah ha confermato l’uccisione del suo dirigente, definendolo però semplicemente un “combattente”, e non fornendo ulteriori dettagli circa il suo presunto ruolo di spicco nei quadri militari del movimento armato libanese. In precedenza era stato riferito di un attacco israeliano condotto con un drone armato contro una vettura che viaggiava stamani nella regione di Tiro, nei pressi della cittadina di Bazuriye.