Alessandria – I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, minacce aggravate e danneggiamento aggravato Precious Ogbobar, cittadino nigeriano di 23 anni, con precedenti di polizia. Due gazzelle intervenivano con urgenza alle 20.00 del 21 luglio in via Maria Bensi perché un uomo, anch’egli nigeriano, aveva segnalato al 112 che l’Ogbobar, da lui ospitato in casa, stava distruggendo mobili e suppellettili della sua abitazione, dopo averlo minacciato con un coltello e un martello. Si veniva a sapere che il nigeriano stava sfasciando l’appartamento di chi lo ospitava. Corsi nell’alloggio, gli uomini della Benemerita trovavano il nigeriano che, completamente ubriaco, tentava di aggredire nuovamente il connazionale che lo aveva ospitato. All’invito dei carabinieri a lasciare l’alloggio perché il connazionale, titolare del contratto d’affitto, non lo voleva più ospitare, si alterava e, dopo avere cominciato a urlare e agitarsi, saltava su un letto per prendere lo slancio e colpire più volte il muro a testate. Visto che l’alcool in corpo non lo faceva più ragionare, i militari decidevano di bloccarlo von la forza ma Ogbobar si rivoltava e li colpiva con calci e pugni per cui era immobilizzato e ammanettato. Veniva richiesto l’intervento del 118 che giungeva sul posto, ma il nigeriano rifiutava il ricovero in ospedale per cui era curato sul posto dai sanitari per le ecchimosi riportate colpendo a testate il muro. Tutta la vicenda era on iniziata alcuni giorni prima quando il padrone di casa aveva incontrato Ogbobar nella zona della stazione ferroviaria mentre chiedeva l’elemosina. Impietositosi per la sua situazione di difficoltà, gli aveva proposto di dormire alcune notti da lui. Dovendo rimanere fuori casa tutto il giorno per lavoro, una sera, al suo rientro, aveva visto che Ogbobar aveva portato molti suoi effetti personali. Il padrone di casa gli faceva presente che poteva ospitarlo temporaneamente e che non doveva portare tutta quella roba. Per questo motivo ci fu una discussione animata con il suo ospite. Il giorno dell’aggressione il titolare dell’alloggio, al rientro a casa, apriva al porta e notava l’appartamento completamente a soqquadro e l’Ogbobar, alterato dagli alcoolici, che lo affrontava a minacciava con un coltello. Lui lo invitava a calmarsi, ma il suo ospite buttava il coltello e lo aggrediva spingendolo per terra e colpendolo più volte al petto con dei pugni. A quel punto la vittima scappava sul pianerottolo di casa e chiamava il 112 richiedendo l’intervento dei militari, ma veniva aggredito una seconda volta dall’Ogbobar armato di martello, con la minaccia di ammazzarlo. L’uomo a quel punto si divincolava e scappava fino all’arrivo dei carabinieri che arrestavano l’aggressore che nel frattempo aveva spaccato piatti, bicchieri, ante di armadi e altri oggetti di arredamento della casa. Accompagnato in caserma, finiva subito in cella di sicurezza in attesa della convalida dell’atto, ma è stato nel frattempo necessario farlo visitare al pronto soccorso per i persistenti dolori al capo conseguenti alle testate sferrate al muro. Una volta curato, nella mattina del 22 luglio veniva accompagnato in tribunale dove il giudice convalidava l’arresto ed era condannato a un anno di reclusione con la sospensione condizionale e subito rimesso in libertà.
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