Alessandria (a.g.) – Continua la fuga degli industriali da Confindustria a causa della sua politica statica, rivolta al passato e filogovernativa a prescindere. Confindustria è ormai considerata dagli industriali italiani un rottame ed un ostacolo allo sviluppo ed alla vita delle imprese che hanno bisogno di libertà d’azione senza lacci e lacciuoli (per dirla con Luigi Einaudi) in un mercato ormai globalizzato, e il sindacato degli imprenditori non serve più perché detta regole superate e inutili, rivolto essenzialmente ad una piccola realtà locale come l’Italia. Infatti alle relazioni internazionali pensano direttamente le aziende. La grande industria meccanica italiana se ne sta andando via, un po’ alla volta, dopo che Marchionne con Fiat ha fatto da apripista nel 2011, ed oggi che anche Beniamino Gavio (nella foto) con la sua Baglietto, insieme ad altri 15 operatori del settore nautico, saluta e ringrazia. L’associazione degli industriali subirà un duro colpo dal punto di vista economico, ma l’indebolimento per lei sarà soprattutto politico in quanto avrà sempre meno poteri sul piano della contrattazione. Oltre all’imprenditore alessandrino con la sua Baglietto, se ne sono andati Apreamare, Azimut Benetti, Cantiere delle Marche, Cantieri di Sarnico, Colombo, Gruppo Ferretti, Maltese, Mase Generators, Mondomarine e cantieri di Pisa, Opem Sistemi, Perini, Picchiotti, Tecnopool, Viareggio Superyacht, Vismara Marine.
Nella loro disdetta si legge: “È una decisione motivata dalla ormai prolungata mancanza di attenzione al comparto nautico da parte della confederazione”.
Per loro “Ucina (Confindustria nautica; n.d.r.) non presta nessuna attenzione all’innovazione, ma per contro redige bilanci sui quali sono stati sollevati gravi dubbi dall’organo competente, tanto in Ucina stessa quanto in sede confederale. E poi pensa solo a organizzare il Salone di Genova”.
Immediata la replica: “Sono elementi di evidente falsità – si legge in una nota di Ucina – con parole aggressive e violente. È uno strappo veramente surreale e sopra le righe che danneggia tutto il comparto della nautica del nostro Paese”.
Lunedì sarà presentata la prossima edizione del Salone Nautico di Genova organizzato da Ucina, mentre i big usciti da Confindustria sono pronti a organizzare nuove manifestazioni alternative.
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