Alessandria (p.e.g.) – Mentre Rita Rossa, sindaca di Alessandria e presidente della Provincia, invece di pensare a governare, continua imperterrita coi suoi show privati e pubblici, anche in TV, e denuncia in modo vibrante l’inadeguatezza delle strutture di accoglienza ed il numero troppo elevato di migranti destinato alla provincia di Alessandria, arriva come una mannaia – l’ennesima per lei – la secca smentita da parte nientemeno che della prefetta Romilda Tafuri che, in un’intervista a La Stampa, controbatte alla Rossa: “I migranti? In provincia di Alessandria sono governatissimi”. Quindi a fornire i dati del Ministero dell’Interno: “Noi partecipiamo per la nostra quota, che è il 12% rispetto alla regione, sulla base della densità della popolazione. Non è possibile accoglierne di meno. In questo momento in provincia ci sono 1.107 cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, gestiti da 28 enti e accolti in 114 appartamenti e 22 strutture, collocati in trentuno comuni diversi. Sarei felice se questo numero, dei comuni, aumentasse”. Ciapa lì!
E poi la dottoressa Tafuri (è in forma lo sa? È sempre una splendida signora, parola di intenditori, complimenti) passa al numero di profughi ospitati a tutt’oggi: “Ad Alessandria in questo momento ci sono 326 migranti, pari allo 0,36% della popolazione. A Casale e dintorni invece 272, pari allo 0,37%”.
Infine l’immancabile stoccata alla sindaca mandrogna che, convinta di poter scavalcare tutti, ha sbraitato ai quattro venti su un’emergenza che non c’è: “I sindaci possono fare tanto. Anche attivare una convenzione con la prefettura per aiutarci nella gestione e rendere possibili collaborazioni. In numerose occasioni, nel corso di appositi incontri e nelle periodiche riunioni, ho invitato gli amministratori locali a offrire il proprio contributo per una sempre più efficace gestione dei cittadini stranieri in questione, in considerazione peraltro del rilevante significato anche simbolico”.
In soldoni significa che, invece di dare spettacolo, sarebbe meglio sedersi intorno a un tavolo e lavorare veramente, tutti insieme, per rendere sempre più efficace l’accoglienza. Insomma l’allarme migranti che preoccupa tanto la nostra sindaca non esiste e, per dirla con la bella Romilda, “le problematiche ingenerate dai migranti richiedenti asilo sono poche in rapporto al periodo di gestione del fenomeno. E vengono immediatamente esaminate e valutate, a seconda della casistica”.
Signora Rossa proviamo a darle l’ennesimo consiglio: prima di aprire bocca colleghi il cervello.
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