Asti – Sono scattate ieri le manette per il presunto boss delle truffe dell’Ecobonus, un raggiro da circa 2,5 miliardi di euro. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno arrestato Corrado Chiarolanza, 64 anni, imprenditore campano nel settore delle energie rinnovabili.
Vive in Germania ed è stato fermato quando ha fatto rientro nella casa di famiglia a Castel Volturno, nel Casertano. A suo carico il gip di Asti Federico Belli, su richiesta del pm Gabriele Fiz ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare in cella con le ipotesi di associazione per delinquere, truffa aggravata, auto-riciclaggio e false fatturazioni per operazioni inesistenti riferite alle province di Alessandria e Asti.
Chiarolanza è considerato al vertice della banda dei raggiri basati sull’Ecobonus e sul Bonus facciate per cui sono stati sequestrati circa 200 milioni di euro di crediti fittizi, non ancora messi all’incasso. In cella erano già finiti gli impresari edili astigiani di origine albanese Eduard Sinani, 52 anni e Dashnor Lushnjiari, 49 e i consulenti fiscali Robert Arapi, 37 anni, di Vicenza, ed Enrico Maria Giuffrida, 55 anni, di Napoli. È stato quest’ultimo, in un interrogatorio l’11 maggio, a svelare il ruolo di Chiarolanza nella creazione del falso credito di ristrutturazione di 500.000 euro ceduto alla sede Poste, di Asti, l’unica operazione riuscita alla banda.