Inutile tornare sulla sconfitta di Verona: la squadra è indietro nella preparazione e il fatto che sia stata anche brillante nella prima mezzora in Veneto significa poco. 30’ all’altezza su un centinaio di gioco sono troppo pochi e comunque anche elementi che erano nel gruppo dal primo giorno di ritiro sono parsi lontani da una condizione accettabile (o almeno speriamo che sia così). Ben diverso, e ancora più preoccupante, la situazione societaria: ieri si è tenuto il consiglio d’amministrazione della Società alla presenza dei due soci (Benedetto col 60% e il francese Pedretti che detiene il 40% delle quote). L’uomo d’affari transalpino si è presentato in città non prima di aver fatto visita al Sindaco (visita non sappiamo fino a che punto di cortesia). Poi un incontro informale fra i due azionisti all’Hotel Mulino e, quando sembrava fosse tutto saltato, un simulacro di consiglio d’amministrazione si è fatto a Torino nel pomeriggio. Il primo problema che emerge, per avere uno sguardo oggettivo della situazione, sta nel fatto che, come ho ribadito più volte, l’autentico addetto stampa della Società in realtà è un noto giornalista il quale è nel contempo anche addetto stampa della parte movimentista della Nord, autore compulsivo di interventi social e nel frattempo sta tubando con possibili nuovi interessati alle sorti della società mandrogna: un autentico millepiedi. In un caso, nell’altro o nell’altro ancora scrive comunque pro domo sua, per mantenere cioè la centralità della comunicazione sportiva che ha scippato con arroganza e invadenza a tutti gli altri giornalisti società compresa, vittima quest’ultima delle proprie carenze e dell’incapacità endemica di trovare collaboratori capaci. E se poi Enea ha pensato di essere lui l’addetto stampa della società con i suoi interventi sgangherati e volgari sui social si vada a vedere come sono organizzate in tal senso le altre 59 società di Serie C. Sappia inoltre che, con giornalisti abituati a lavorare con un minimo di professionalità, non si può tentare di ciurlare nel manico attraverso la prosa presidenziale da quarta elementare come ci ha fin qui abituato. Quanto poi a quei tifosi bugiardi che tentano di far credere che il sottoscritto l’abbia su con l’Associazione Idealegrigio “su commissione” due particolari: ma secondo voi questa neonata associazione, almeno sino ad ora, sarebbe centrale nella dialettica sportiva mandrogna e quindi farebbe paura a qualcuno al punto da assoldare un killer telematico? Basta dire che in due mesi si sono trasformati da “asse portante del post Di Masi” a “ciliegina sulla torta” (immagine evocata pubblicamente dal presidente Gastini). Sarebbe meglio invece che ‘sti sfascisti studiassero un po’ di più, informandosi per esempio sulla storia e come è gestita la Virtus Verona, magari pretendendo che i nuovi dirigenti dei Grigi (da loro, e non solo da loro, benedetti quando sono apparsi all’orizzonte) prendessero a modello quella società anziché danneggiare i bagni dello stadio veneto come segno della propria forza e onnipotenza. Come se bastasse distruggere due sanitari per avere certe conferme. Adesso passiamo al documento stilato alla fine della lunga giornata di ieri da Benedetto e Pedretti, documento che si presta a varie letture. La prima è formale: dove si è mai visto un documento societario ufficiale nel quale ci si rivolge al socio chiamandolo per nome? “Alain” in un documento ufficiale è “il Signor Pedretti” o “l’azionista Pedretti”. Inoltre “Alain” come fa a sottoscrivere che “il lavoro svolto da Enea (sic!) in questi mesi sia stato assolutamente impeccabile” se Pedretti non ha mai frequentato la sede, la società, non aveva suoi rappresentanti all’interno degli uffici e non ha potuto verificare i conti per esplicita ammissione? Quanto poi all’unica nota che sembra positiva (la disponibilità, almeno momentanea, di Enea di cedere quote della società) è stata vanificata dall’esplicita disponibilità del presidente a cedere una parte (piccola o grossa ok, ma fino a che punto?) a terzi quali “Ideale Grigio”, associazione che per l’attuale legislazione non può assumere certe vesti? Come dire: fosse per me vi faccio pure entrare ma è la legge ve lo vieta. Benedetto pare economicamente in un vicolo cieco, nonostante le sue dichiarazioni pubbliche e spera che entri un nuovo azionista con della liquidità, disponibile a fare da cuscinetto (o vittima, non sappiamo ancora) fra Enea e il socio francese, con il rischio reale che i due soci ritornino “amici” e l’ultimo arrivato sia usato come un bancomat suo malgrado. Dire ora come finisce l’Eneide non me la sento, voglio insistere invece affinché ad Enea gli vengano preclusi i caselli autostradali di Alessandria: non farebbe parte della mia cultura liberal ma del mio animo di tifoso grigio, ahimè sì.
Assemblea soci del 12/09/23 U.S. Alessandria Calcio 1912 S.R.L.
L’assemblea Soci dell’Alessandria Calcio 1912 si è tenuta regolarmente, tuttavia non si è potuto approvare il bilancio in quanto ancora in lavorazione, si attende altresì parere dei revisori e si presume di poter approvare il bilancio (chiuso il 30 giugno 2023) entro il 15 ottobre 2023. Enea Benedetto ha sottolineato la necessità di poter avere l’esperienza manageriale di Alain per poter generare un volano positivo al Club. Alain Pedretti ha voluto sottolineare come il lavoro svolto da Enea in questi mesi sia stato assolutamente impeccabile, i due soci auspicano che finalmente i dissapori si trasformino da ora in serenità e solidità per il club. Enea Benedetto ed Alain Pedretti hanno infine manifestato la disponibilità a cedere una parte significativa del Club a soggetti terzi attraverso un processo di azionariato diffuso che coinvolga le istituzioni, gli imprenditori piemontesi e Ideale Grigio.
“L’assemblée générale d’Alessandria Calcio 1912 s’est tenue régulièrement, mais il n’a pas été possible d’approuver les états financiers car ils sont encore en cours d’élaboration, nous attendons également l’opinion des commissaires aux comptes et nous supposons de pouvoir approuver les comptes (clôture au 30 juin 2023) au 15 octobre 2023. Enea Benedetto a souligné la nécessité de profiter de l’expérience d’un grand homme d’affaires comme Alain afin de générer une force motrice positive pour le Club. Alain Pedretti a tenu à souligner à quel point le travail réalisé par Enea ces derniers mois a été absolument impeccable, les deux associés espèrent que les désaccords se transformeront enfin désormais en sérénité et solidité pour le club. Enea Benedetto et Alain Pedretti ont enfin exprimé leur volonté de céder une partie significative du Club à des tiers à travers un vaste processus d’actionnariat impliquant des institutions, des entrepreneurs piémontais et Ideale Grigio”.