Alessandria – Un pescatore alessandrino ha pescato un pesce siluro gigantesco, lungo 2,48 metri, del peso di ben 120 chili. Originario dell’Europa orientale, il pesce-siluro una cinquantina di anni fa è stato introdotto in occidente, in Gran Bretagna, Paesi Bassi, Belgio, Cipro, Germania, Francia, Spagna, Italia, Danimarca, Finlandia, Svezia.
I siluro di solito raggiungono i 1,3-1,6 metri e raramente superano i 2 metri. Secondo alcuni rapporti sono stati pescati siluro lunghi anche 3 metri e pesanti 200–250 chili nel Danubio. In Italia il più grande siluro registrato è stato pescato il 5 giugno 2023 dall’italiano Alessandro Biancardi nel Fiume Po, a Revere (MN), lungo 2,85 m per oltre 150 chili di peso.
È tra i maggiori predatori delle acque interne e si nutre di pesci vivi e morti, vermi, larve e quant’altro possa trovare sul fondo. Nello specifico, durante la fase giovanile la sua alimentazione è composta da invertebrati di fondale, mentre nella fase adulta si alimenta di pesci quali anguille e ciprinidi (barbo, scardola, carpa e carassio). In certi casi quando il siluro è a caccia risale dal fondo per vedere se c’è pesce nelle vicinanze e spesso è attirato da animali in movimento (esca efficace: un verme agganciato all’amo e un pezzo di carne “possibilmente sanguinante”). La quantità di pesce di cui si nutre giornalmente è pari al 1,99% del peso corporeo, difatti un esemplare di 10 kg di peso si nutre di 72,8 kg di pesce all’anno, ovvero 1,45 kg a settimana. La sua arma principale sono i barbigli, che gli consentono di individuare la preda al buio e in presenza di torbidità elevata. A dimostrazione di questo, numerosi sono i pescatori che sottolineano l’elevato numero di catture realizzate quando i fiumi risultano essere in piena.